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Visualizzazione dei post da novembre, 2009

Dopo la partita, valutiamone il carico fisico.

Lo spunto di valutare il carico fisico dopo la partita arriva dalle dichiarazioni di Leonardo dopo l’ultima partita di coppa, gli avversari hanno avuto  48 ore di recupero in più rispetto alla sua, e questo ha giocato secondo il tecnico a loro favore. Con moduli molto dispendiosi, ma anche con gli altri sistemi di gioco il recupero diventa fondamentale. Ma come gestirlo? Tornando per terra, tra gli umani, in una giornata critica come il martedì non sempre il calciatore ha recuperato la fatica del game precedente, e può capitare di incorrere in infortuni o allenarsi male perché non si è ancora ripreso dalla stanchezza o da qualche piccolo trauma muscolare (a volte i fastidi muscolari appaiono a 24, 48 ore dal termine dell’attività intensa), che fare quindi? Una soluzione La soluzione potrebbe essere l’analisi della partita, uno scout che indichi il lavoro svolto in campo dal singolo giocatore, corroborato da una valutazione video e da una scala numerica su cui assegnare un punt

Adattare fartlek ed intermittente nel calcio

In alternativa ai lavori i ntermittenti , ogni tanto, si possono usare degli intermittenti adattati, e cioè una via di mezzo tra un fartlek ed un intermittente. Non sarà preciso al  millesimo come un intermittente "vero" ma fa il suo sporco lavoro, sia come alternativa per non essere noiosi, che per risolvere al volo delle situazioni di allenamento non programmato in precedenza. La cosa più semplice, è utilizzare le linee del campo, e conoscendone approssimativamente le lunghezze con rapidi calcoli si possono organizzare dei lavori interessanti. Sapendo che un punto da A a B misura 9 metri, ad esempio, so che se li percorrono in 2 secondi la velocità sarà di 4,5 metri secondo e cioè un po' più di 16 km/h. o che la linea dall'angolo a metà campo misura 50 metri, per percorrerla sempre a 16,2 km/h devo impiegarci 11 secondi circa. Avendo un'dea di massima del gruppo da allenare, si fissano la velocità target, più  una leggermente più lenta ed una leggermente più

sollevare pesi con i giusti angoli

Lavorare sulla forza non significa solo sollevare pesi o saltare, significa utilizzare le giuste articolazioni con angoli di lavoro appropriati per ottenere il massimo rendimento senza subire eccessivamente il carico. L’obiettivo Tenendo conto che L’ obiettivo è allenare le componenti di forza con gli angoli di lavoro propri della specialità. Quando ci si ritrova a dovere allenare qualcuno con il proposito di migliorare la forza, il pacchetto di esercizi disponibili è praticamente infinito. Però, se si iniziano a seguire delle regole gli esercizi si riducono notevolmente. Cominciamo a definire alcune regole: La prima e più importante, è scegliere gli esercizi di forza tra quelli  che normalmente sono presenti in natura. Qualche eccezione è possibile, però rimanendo all’interno di questo parametro saranno molte le esercitazioni da eliminare, alcuni esempi: Leg estension. Ti  risulta che esista una qualsiasi azione naturale che preveda lo spostamento di 30, 50 o più chili co

Metti il turbo ai muscoli, con l'equilibrio

Lavorare sull'equilibrio , mentre si fanno altre cose può dare una spinta in più al tuo allenamento, come mettere il turbo . Ottenere di più dal work out  è possibile, vediamo come. Per prima cosa bisogna fare attenzione, ed eseguire gli esercizi in modalità sicura. Un esercizio molto semplice è rimanere in equilibrio ad occhi chiusi su un solo piede, ti accorgerai che dopo pochi minuti tenderai a cadere all'interno o all'esterno dell'appoggio. L'esercizio non consiste nel mantenere l'equilibrio ad oltranza ma nel fare serie di tanti brevi step da  5 secondi, 10 al massimo. ad esempio 10 volte 5 secondi per gamba  per 3 volte. Da incrementare in durata quando diventano più facili. I muscoli lavoreranno tantissimo, specie nella parte finale dell'esercizio. Tanto da poter avere anche parecchi dolori al termine della sessione di lavoro, questo perché alcuni muscoli interverranno per evitare la caduta e ristabilire la postura. Un appunto, ci deve essere

esercizi di forza per le gambe

Con questi quattro esercizi di forza per le g ambe , inizierò da oggi ad introdurre una serie di post sul'argomento forza. Il primo passo è inserire una serie di esercizi che si possano utilizzare con pochi attrezzi e che riescono a sviluppare gradienti di forza discreti. Non ci facciamo ingannare dalla forza a carico naturale , spesso può essere più intensa di quella fatta con gli attrezzi da muscolazione, se si rispettano delle regole precise, leggi i consigli  per la forza isometrica: potenziamento statico primo esercizio: bo x squat si esegue da seduti ed è molto semplice da attuare, il carico corrisponde al peso corporeo, eventuali aggiunte con manubri e bilancieri  lo aumentano in percentuale,dallo 0,2 % al 100 % del peso corporeo. Le varianti per incrementare il carico sono: diverso angolo di piegamento delle ginocchia, meno di 90° più dificile, oltre i 90° più facile. piattaforme instabili posizionate sotto i piedi elastici tesi tra spalle e base della

Cervello. coordinazione, allenamento, appunti.

Usare il cervello per migliorare. Facile? per niente. Nello sport la coordinazione , la lettura del tempo, delle distanze e del comportamento hanno un ruolo preponderante nel contesto dello sviluppo dell' allenamento e della performance. In alcuni sport rimane un elemento marginale, negli sport di situazione può fare la differenza tra il successo e l'anonimato. Questo post è un post di riepilogo, degli appunti , prima di proseguire nel percorso di approfondimento sulla relazione cervello e prestazione Nel post la " capacità di previsione " ho iniziato a parlare di un approccio diverso all'allenamento, un possibile sviluppo "virtuale" della tattica individuale. Faranno seguito altri post sull'argomento, finora affrontato solo da psicologi e life coach e ancora mai inserito nelle metodiche di lavoro fisico-tecnico. Per poter arrivare a progettare un allenamento che comprenda elementi atti allo sviluppo della parte organica, muscolare, tecnica e co

esercitazioni intermittenti per lo sviluppo della potenza aerobica

Per un approfondimento legato al tema dei lavori intermittenti per corroborare la lettura del mio post " calcio, lavoro intermittente funziona "consiglio alcune letture su dei post pubblicati in rete firmati o vaidati da Roberto Colli. Colli è sicuramente uno dei maggiori esperti in materia e se scrive qualcosa è perchè ha studiato il fenomeno sotto tutti i punti di vista. I file sono tutti i formato PDF quindi facilmente scaricabili ed archiviabili. Iniziamo con un lavoro esplicativo sull'allenamento metabolico " allenamento metabolico " per comprendere in modo semplice cosa e come si va ad allenare. proseguiamo con il già menzionato " lavoro intermittente tra scienza e prassi "cui è collegato un foglio excel con una tabella per lo sviluppo del lavoro di potenza aerobica " tabella intermittente ". Questa è una tesi di laurea, relatore Colli, sul " costo energetico della corsa a navetta con due modalità del cambio di senso " In

La capacità di previsione, lettura dei segnali per il successo.

E facciamolo saltare sto cervello! Avere la capacità di previsione , sull’evolversi di una situazione, per ottenere il successo finale . Ecco la nuova frontiera dell’allenamento negli sport di situazione, che non è più fisica ma cognitiva! Siamo ormai vicini ad un limite fisico che non si raggiungerà forse mai, ma la cui progressione di guadagno dei risultati in termini di cm e secondi è molto lenta. Lo sviluppo di esercitazioni o l’insegnamento della lettura di modelli comportamentali è un approccio diverso all’ottimizzazione dei tempi e dei risultati. Quando guidiamo l’automobile pensiamo spesso ad altro, i nostri sensi però sono all’erta, come un sottosistema di controllo che vigila sull’ambiente circostante, se il mezzo che ci precede frena, anche di poco, noi ci accorgiamo subito della cosa perché si accendono gli stop, se non gli funzionano gli stop freneremo più tardi e con qualche apprensione. Cosa è successo: con gli stop in funzione il nostro sistema di controllo ha lett

diaframma, chiave di volta della postura e della prestazione

Se si vogliono ottenere risultati interessanti in ambito fisico non si può tralasciare il lavoro del diaframma. Il diaframma è posto in una posizione per cui tutte le catene muscolari convergono ad esso. Dimentica di alleanare la respirazione, allena invece il diaframma ad essere elastico. La muscolatura del collo dipende dal diaframma, quando questo lavora male e poco su uno dei suoi assi di carico, le fasce ad esso collegate si bloccano e per quanto tu possa lavorare per liberarle se non abbini un lavoro per il diaframma non otterrai mai un risultato duraturo. Come anche quando per i mal di schiena è incolpato il muscolo psoas, bisogna ricordare che psoas e diframma hanno fibre fuse tra loro, e che se non lavoriamo sul diaframma il mal di schiena non va via. Il diaframma come tutti i muscoli grandi è uno scarico per le tossine, una sorta di cestino dei rifiuti, quindi non basta "trattarlo" deve essere allenato e rilassato in modo che compia sempre il suo lavoro sen

Calcio, lavoro intermittente, funziona!

Parlare di lavoro i ntermittente nel calcio , è a volte come parlare dentro un’anfora, non ti sente nessuno! Per fortuna però inizia a fare parte dello “strumentario” di alcuni preparatori, anche se spesso è utilizzato in modo approssimativo, pure essendo il mezzo ideale per lavorare con la “potenza aerobica”. In genere per comodità di utilizzo si dice “facciamo un 20/20 o un 30/30 per dire che lavoriamo per 20 secondi e recuperiamo sempre per 20 secondi, ma è solo questo un lavoro intermittente? Si può fare meglio, molto meglio. Intanto cominciamo a dare il giusto merito ai lavori intermittenti. Se calibrati a dovere, e quindi con le giuste velocità di esecuzione e le distanze adeguate riescono in pochi minuti a creare i presupposti per finire una partita in condizioni eccellenti, lavorando sui meccanismi energetici propri della gara e preservando una qualità di azione motoria di livello adeguato. Perché fare il lavoro intermittente nel calcio? Perché il calcio è una prestazione i

allenare le spalle

L'allenamento delle spalle è da sempre uno dei motivi per cui si va in palestra o ci si rivolge ad un istruttore. Le spalle sono molto delicate quindi vanno trattate bene. Nella presentazione di seguito sono elencati alcuni consigli per allenare le spalle Enjoy

allenare per la prestazione o per evitare gli infortuni?

Alcuni giorni fa, si è verificato un evento piacevole che comincia a ripetersi con una discreta periodicità, nella palestra del centro sportivo in cui opero, a fine lavori, con buona pace del custode che brontolava, si è sviluppata una riunione spontanea. Era la seconda volta che capitava ed è stata già seguita da una terza. é inutile dire che sono contentissimo di questi scambi, è un modo importante per crescere. Il “capannello” era formato da un allenatore categoria primavera e uno dei giovanissimi, tre preparatori delle categorie primavera, allievi e giovanissimi, due molto attenti, mentre un terzo come al solito in varie cose, buttava ogni tanto un orecchio alla discussione, poi partecipavano pure un preparatore addetto ai recuperi fisici ed io. Uno degli argomenti affrontati era: allenare per non avere infortuni o allenare per la performance ? Si lo so sembra un argomento stupido, quasi alla Catalano di Arboriana memoria, ma non vi fermate alle prime impressioni. L’argomento

il giusto equilibrio per migliorare l'atleta

Utilizzare gli esercizi per l' equilibrio per migliorare i nostri atleti anche su obiettivi che sembrano non avere una relazione diretta. Nei due post precedenti sull’argomento equilibrio , avevo messo l’accento sulla necessità di lavorare sul recupero dell’equilibrio più che sul mantenimento. Il motivo è che non ci occupiamo di arte circense ma di sport di situazione. i due post precedenti li trovi qui di seguito: Esercizi per lo sviluppo dell’equilibrio Allenare l’equilibrio con 10 esercizi Approfondimento Un ulteriore approfondimento sull’argomento equilibrio lo possiamo ottenere da lavoro in situazioni di stress psicofisico . Se il lavoro indicato nei due post precedenti ha avuto un discreto risultato, iniziamo ad inserire i lavori di sviluppo dell’equilibrio in zone della seduta di allenamento poco usuali e affiancandolo a metodiche non proprio affini. Collocazione nella seduta di allenamento. Istruzione tecnica ed equilibrio Un obiettivo di chi si occu

appunti, postura e prestazione

Colgo l'occasione nel provare questo nuovo sistema di presentazione, nel pubblicare alcuni stralci degli appunti di un intervento che ho tenuto ad un convegno di allenatori e dirigenti di società di calcio. il titolo dell'intervento era Postura e prestazione, in seguito proverò a pubblicare il resto degli appunti.