domenica 30 gennaio 2022

E questo dolore?


 Sicuramente hai avuto  dolore in qualche parte del tuo corpo. A volte questi dolori sono comparsi all’improvviso senza nessuna ragione apparente. Ti sarà anche capitato  di dover sostenere un impegno e essere limitato da questo dolore improvviso.   Seguimi  fino in fondo e scoprirai  come capire e risolvere questi fastidiosi accadimenti.

A volte ricevo delle telefonate come questa: 

Pronto, ciao Prof, sei libero? Ho  un improvviso dolore al piede.

 Io penso: chissà questo dove non vuole andare…

I dolori al piede e alla caviglia, sono spesso correlati a stati d’animo prodotti da una partenza, da un impegno, da qualcosa che non si vuole affrontare; sistemata questa tensione emotiva, superato il momento, il dolore sfuma.  

Hai presente il modo di dire popolare: “solo al pensiero mi viene la febbre?” Ecco, quello che succede è qualcosa di simile. 

La tensione nervosa risveglia problematiche già esistenti, indebolisce, predispone al trauma. Vedremo in seguito alcune delle possibili vie di collegamento  della mente con il  dolore. Esistono diverse scuole di pensiero sull’origine dei dolori, alcuni psicologi e altri terapeuti, hanno studiato il problema e hanno elaborato delle teorie,  ne considererò alcune. Per una di queste,  ad esempio, il tallone interno corrisponde al rifiuto, quello esterno  alla difficoltà di voler affrontare le cose, la caviglia è legata al distacco dal proprio territorio,  inteso sia come zona di confort che habitat, ma anche  nel non volersi mischiare con le cose e con la gente. Per altri terapeuti  il significato del dolore o della distorsione alla caviglia è legato al rimanere bloccati da qualcosa o da qualcuno o nel non voler procedere verso qualcosa di poco gradito.  

I polpacci, vengono correlati  al non volere essere spinti forzosamente in una direzione, o dalla paura di avere poco tempo a disposizione, come se il  tempo scivolasse  come sabbia tra le dita. 

I polpacci sono sempre attivi nell’impedirti di cadere a faccia in giù e sono esposti al tuo oscillare per mantenere l’equilibrio.

Se sono le ginocchia a darti improvvisamente noia o conosci qualcuno che ne soffre, e vuoi sapere a cosa è collegato questo dolore per poter porre rimedio, devi sapere che il ginocchio  è legato al non volersi piegare, al non accettare un cambiamento, lavoro, trasloco, al non voler crescere, a non volersi adattare. 

Anche il non volersi sottomettere è relativo al dolore al ginocchio.

 Ah! quanti dolori alle ginocchia negli uffici..

Non riuscire ad accettare le critiche è un’altra delle possibili cause di dolore, come l’avere a che fare con chi vuole avere sempre ragione. 

Continuo con questa interessante carrellata  e passo  alla schiena. 

Prima ti faccio pensare  un attimo ai glutei e al sacro.  

I glutei sono sensibili al nostro essere incompresi, al pessimismo, al trovarsi con le spalle al muro, all’essere afflitti dal  senso di impotenza. 

Il dolore al sacro  si può collegare alla sensazione di precariato, dall’insicurezza di poter ottemperare ai bisogni fondamentali. 

Per altri, il sacro  corrisponde ai sensi di colpa; ad una forte autocritica, alla mancanza di soddisfazione.

La zona della quinta vertebra lombare  è collegata  alla difficoltà di scegliere una strada, sopratutto in persone di talento. 

Per altri si tratta di svalutazione nella sfera sessuale, questo è legato in particolare  al mondo femminile che, sul lavoro, spesso, è  svalutato. 

La zona lombare è relativa a dipendenza affettiva o essere vittime di se stessi, come ad  esempio chi ha tentennato e poi rinunciato a prendere in mano la propria vita, e ora è pentito. Frase tipica: “avrei dovuto fare altro.”  Altri associano alla zona lombare dolente la paura di perdere il controllo, di avere la mente in sovraccarico e poco lucida.

Altri autori, ancora,  mettono in relazione l'area lombare  con la procreazione, ad esempio volere e non potere procreare. 

Sono tutte ipotesi molto interessanti, come quelle riferite all’area  dorsale alta, che per alcuni è anch’essa legata ai sensi di colpa mentre per altri al peso di responsabilità per gli impegni gravosi presi a sostegno degli altri.

Mi fermo qui, per ora,  ma potrei continuare all’infinito, perché la possibilità di dolori somatici è pressoché infinita.

 Ma tutto questo ha una logica? 

In effetti pare di si, senza intraprendere  voli fantasiosi, ricordiamo la fisiologia.

  1. Se ti dico: ti stanno rubando la macchina,  la tua amigdala, una formazione  nervosa a forma di mandorla, situata in profondità nel cervello, si attiva immediatamente e allerta tutto il cervello.   L’ipofisi rilascia subito ACTH  che a sua volta stimola il surrene che rilascia cortisolo, quindi entri in una fase di  stress acuto. Potresti avvertire una forte contrazione tra fegato e stomaco, si tratta di uno spasmo  della colecisti che rilascia rapidamente la bile.  Nei giorni seguenti potrai avvertire   un dolore in mezzo alla parte alta della schiena o  alla  spalla sinistra... e ti chiederai: come mai questo dolore? Altra cosa che  accade è che  il tuo cuore inizia subito a battere più forte, a causa del rilascio di noradrenalina e ACTH, sei entrato nella funzione scappa o attacca, più scappa che attacca, diciamocelo, dai…L’aumento della tua frequenza respiratoria coinvolgerà  il  diaframma, che pure  poco allenato si contrarrà  come quando corri. Queste reazioni, in totale, hanno una durata  inferiore al mezzo secondo. Quando tutto questo sarà passato, alcuni organi potrebbero rimanere in “loop”, ad esempio il fegato che ad ogni atto respiratorio viene trascinato dal diaframma  in alto per circa 4 cm per  poi ridiscendere sempre per 4 cm, potrebbe non subire più questo “drenaggio” e così innescare una dorsalgia. E tu, ancora, ti chiederai… e sto dolore?
  2. Potresti, se nel tempo hai assunto una postura compressa, accartocciata, associata ad  uno stato di paura continua, accusare un dolore ai  bicipiti femorali.  I muscoli sono già contratti dalla posizione assunta  e aspettano solo un soffio per bloccarsi. Naturalmente una tua reazione a quello che accade, al tentativo di furto, necessita un cambiamento di postura, ma il tuo corpo non è pronto, non è in grado di distendersi, ed ecco il dolore che apparirà circa 72 ore dopo, e nuovamente ti chiederai: e sto dolore? 
  3. Potrebbe capitare che dopo lo stress iniziale inizi ad  avvertire dei tremori,  brividi, stai semplicemente smaltendo l’adrenalina in eccesso. Pensa che fortuna, quando accade bruci tanto grasso per librare energia. Tu non lo sai, ma gli organi hanno una loro interfaccia, i muscoli.  I surreni ad esempio, sono collegati a flessore dell’alluce e polpacci. Questi muscoli, nei soggetti stanchi e sotto pressione, rimangono contratti, tesi e stanchi… di notte dovresti riposare, se invece sei  sotto stress e dormi male,  ti alzi più volte a fare pipi.  Per arrivare al bagno devi caminare  e mentre lo fai, attivi  ancora i surreni che si scaricano completamente. A proposito,  la Tiroide, che spesso fa le bizze, è in relazione al muscolo grande rotondo che subisce il surrene quando questo è scarico dalla troppa stanchezza.
  4. Si capisce che non è l’emozione a “inventare” il dolore. L’emozione è il sistema di accensione,  se poi mantenuta costantemente in essere,  costringe   il corpo a posture e movimenti errati che  si fissano e producono disfunzioni croniche. Basta poco per far partire un dolore, quando gli ormoni entrano prepotentemente in circolo, attivati dalle emozioni e dalle parole che le evocano... sai che ti dico, che dato che non reggi lo stress e ti accadono tutte queste cose, se mi accorgo che ti stanno rubando la macchina non ti dico nulla. Che è meglio!




venerdì 21 gennaio 2022

Pubalgia, riprendiamo il discorso

 



Pubalgia? Foto da Pexels 


Come dico sempre: se sei qui o è perché ce l’hai o perché la vuoi evitare. 


Riprendiamo il discorso sulle pubalgie facendo una breve sintesi sulle vere e false pubalgie e sulle possibili cause.


1: distinguere le pubalgie vere dalle false. Il primo passo è la RMN, che deve diagnosticare se esistono fissurazioni della giunzione muscolo tendinea dell’adduttore, oppure se presenta i tipici segni di stress inserzionale. 


Nel primo caso, è una  falsa pubalgia. Se prima non guarisce la lesione, stai solo perdendo tempo.


2:  tutte le pubalgie, quelle  vere, hanno un particolare segno posturale, se no, non sono pubalgie.  L’ho scoperto io !!!! Se non poni rimedio alla tua postura “pubalgica” entro pochi mesi diventi tu “pubalgico


3, come si genera? A volte facendo sciocchezze. Come quei calciatori, furbissimi, che si ammazzavano di addominali per poterli esibire  d’estate.


Uno stiramento degli adduttori, non curato. può essere la causa dell’infiammazione iniziale.


A volte è il piacere…Si capita, più spesso di quanto credi, ad uomini e donne. Eccesso di foga per cambio  di partner, si sa, i primi giorni… rodeo; oppure da rientro della fidanzata, come per un giocatore americano, che aveva la compagna,  di professione porno  star, che e ogni tanto veniva a trovarlo. Questa prima o poi te la racconto, perché c’è in mezzo un palo da lap dance. 


Da posizioni scomode, non deve essere stato facile,  per una signora, fare sesso su un pascolo alpino,   tra placidi ruminanti  … 


A volte la fretta di rientrare in forma dopo il parto. Come alcune mie clienti che per dimagrire avevano pensato bene di spingere il passeggino come forsennate,  pure essendo ancora piene di ossitocina.


Poi c’è la mente… ossessività, repressione, metodicità, essere d’esempio per il basso ventre sinistro, oppure per il destro, esagerazione, impulsività, stress da ingiustizia, rifiuto..


Le pubalgie sono refrattarie alle cure tradizionali. Come per Giovanni, che, dopo aver fatto un super laser alla Star Wars, venne da me per porre fine definitivamente alla cosa.


Eppure si possono risolvere velocemente, come hanno fatto Giovanni, Andrea, Gennaro, Vittorio, Leonardo e tanti altri che leggono queste pagine.


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sabato 15 gennaio 2022

Il metodo dell’eroe


 il metodo dell’eroe 


Se vuoi essere un eroe, leggi e lo diventerai. L’eroe di solito muore, la gente lo venera ma in cuor suo pensa “io non lo avrei mai fatto” però c’è la scintilla dell’eroismo che cova in ognuno di noi.  Sono  certo che anche tu vuoi  essere  un eroe, ti frena solo il piccolo particolare che a volte l’eroe soccombe. questo è un modo per essere eroe, tutti i giorni,  senza, “lasciarci le penne”. Come disse il pollo.


Un piccolo chiarimento sul titolo e sul metodo. Essere eroi significa avere la possibilità di utilizzare i propri ormoni al bisogno e non essere vittima delle circostanze. Essere eroi e non soccombere significa essere preparati e lucidi nelle scelte. Questa tecnica è un aiuto stratosferico.


Ora una seconda precisazione: alcuni stanno cavalcando l’esposizione al freddo, le immersioni nel ghiaccio, ecc.  alla stregua del camminare sui carboni ardenti, una pratica molto usata dai motivatori negli ultimi 20 o trenta anni. Ho molti dubbi sugli effetti di tecniche basate sul coraggio e francamente mi interessano poco, la mente si riabitua subito alla normalità e gli effetti si perdono dopo uno/tre mesi. 


Magari qualche venditore ha un incremento nelle vendite per un paio di mesi, ma poi torna al livello precedente e non è detto che con una nuova passeggiata sui carboni ardenti ritrovi la grinta. 

Come per i carboni ardenti il giaccio non ti rende Superman, se ti da uno sprint nell’essere un venditore migliore anche in questo caso si esaurisce in pochi mesi.


Non siamo più negli anni ottanta, quando per stimolare le vendite si consigliava ai propri venditori di comprare una Ferrari per avere il peso delle rate da pagare come sprono alla vendita. 

Non affrontate questi percorsi con questo obiettivo. 


 Questo metodo va oltre. Ora le neuroscienze ci indicano la strada


Il Metodo che espongo, se protratto abbastanza da diventare routine, porta ad un potenziamento di tutti i sistemi vitali e con questo anche un miglioramento del rendimento fisico e intellettivo. 


Ecco il metodo.

Hai presente Wim Hoff? Quel tizio che: praticamente nudo, corre sui ghiacciai,  nuota nei fiordi  gelati e si immerge sotto il ghiaccio. Ok, proprio lui. Questa tecnica l’ho sviluppata partendo da alcune ricerche scientifiche che riguardavano le sue imprese. L’ho modificata, noi italiani a differenza del resto del mondo, modifichiamo e miglioriamo tutto quello con cui abbiamo a che fare.


Tutto parte dalla respirazione. In questo caso uso la respirazione 2/1 che  è uno modo diverso di interpretare la respirazione, ci sono molti esempi di respirazioni simili, ad esempio la respirazione olotropica o l’ iperventilazione, ma la 2/1 impone un atto di inspirazione che duri il doppio di quello di espirazione.  Esattamente il contrario della respirazione che si usa per rilassarsi o meditare.



Come dicevo prima,  l’ho presa a prestito  e modificata da Wim Hoff, l’uomo di giaccio, che la usa per le sue imprese e per controllare il sistema immunitario, ed era proprio quest’ultima parte che mi interessava.


Il tempo due/uno me lo sono ricavato da solo, perché per me  è quello che funziona meglio. La fase di espirazione è spontanea, l’aria esce da sola, non viene spinta in fuori, invece in inspirazione, l’aria prima gonfia la pancia, poi allarga le coste e infine solleva le clavicole.


Il ritmo è serrato, continuo, circolare,  va protratto per  40-45 ripetizioni per ciclo, in questo modo  crea effetti simili all’iperventilazione senza cadere mai nei limiti della stessa. 


Le contrazioni diaframmatiche, nella successiva fase di apnea, devono essere sempre presenti.


Ad ogni ciclo di quaranta respiri deve essere interposta una fase in apnea espiratoria di durata progressivamente maggiore; si usa l’apnea espiratoria per evitare di dover aspettare tre, quattro o  più minuti, prima della rottura dell’apnea e dell’inizio del nuovo ciclo.


Si avvertiranno alcuni effetti secondari, piccole parestesie, piccole punture alle estremità, formicolii, testa leggera ecc. una specie di sballo a base di ossigeno, tutti effetti transitori che spariscono in pochi minuti e diminuiranno con la pratica.


Attenzione questa respirazione non è consigliabile a chi soffre di pressione alta perché potrebbe avere effetti negativi in quel senso, ma è una respirazione che da molte soddisfazioni in termini di attivazione del  sistema immunitario. 


Questa tecnica, infatti,  abbinata ad altre  ha dato buoni risultati studiati e validati da numerose ricerche scientifiche proprio in questo campo. 


Wim hoff nella sua versione originale la abbina all’esposizione al freddo, immersioni in acqua e ghiaccio ecc. Nella mia interpretazione ho cambiato lo schema e la abbino prima al cross crawl, la marcia incrociata, tanto cara al Brain Gym,  eseguito però con una respirazione particolare: “il respiro di fuoco” una tecnica respiratoria dello Yoga kundalini che è caratterizzata da una altissima frequenza respiratoria. Si eseguono 50/100 passi sul posto respirando velocemente, utilizzando il diaframma in espirazione. Il ritmo dovrebbe essere di 120 respiri al minuto. 


Il cross crawl mette d’accordo i due emisferi cerebrali e abbinato a questa respirazione  ad alta frequenza,  aumenta e potenzia i suoi effetti sul sistema nervoso. La marcia incrociata proviene sia dalla citata  Braìn Gym che da una delle tecniche di reset posturali che funzionano meglio in assoluto.


Da quello che sono riuscito a comprendere, credo che il primo approccio di Wim Hoff sia stato proprio con questa respirazione.



A questa fase segue quella della doccia fredda, si inizia con poche decine di secondi  e poi la si “sopporta” per alcuni minuti.


Terminata la doccia fredda si chiude il ciclo con la spazzola. Bisogna spazzolare il corpo a secco, con una spazzola di setole naturali, una di quelle spazzole con il manico smontabile che si usano per fare il bagno. Il corpo va massaggiato in tutte le direzioni per almeno 10 minuti, dal capo ai piedi, davanti e dietro.


La pelle è l’organo più grande e pesante che abbiamo, sotto la pelle c’è gran parte del sistema immunitario. I punti di agopuntura raramente oltrepassano, in profondità, la pelle. La tecnica della spazzola la imparai dal Dottor Bernard Bricot ad un corso e da allora l’ho sviluppata in varie versioni, tutte ad alto rendimento, con grande soddisfazione per i praticanti. Con i bambini è miracolosa, con gli adulti, oramai “induriti” e meno pronti al cambiamento, più lenta ma inesorabile nel raggiungere gli obiettivi. Uno è l’esterocezione cutanea. Un’altro è la tonificazione muscolare.


Questa metodo, in quattro parti, non lo uso con tutti gli atleti e clienti, solo con quelli che hanno disciplina, agli altri che non possiedono questa qualità,  devo prima insegnare la disciplina…dopotutto è per questo che si rivolgono a me.


Le ricerche danno delle indicazioni molto precise sulla respirazione e sull'esposizione al freddo.

Aumento moderato delle difese immunitarie e rilascio di adrenalina se l’esecuzione avviene al mattino, in esercizi eseguiti durante la giornata questo rilascio non avviene o è insignificante.

Migliora la predisposizione a sopportare eventi stressanti, e carichi di lavoro intensi. Si abbassa la frequenza cardiaca. 

Con questa sequenza ho  notato una migliore risposta sia nella freschezza mentale che nella  capacità di recupero fisico dopo sforzi intensi ripetuti.



Così decidi tu se e quando essere un eroe, senza fare la fine dell’eroe.


Immagini da Pexels. #gaetanorosace  #wimhoff #posturologia #performce

giovedì 13 gennaio 2022

Il super potere inaspettato

Il super potere…inaspettato







Ogni tanto ti capitano anche i “non risultati”o i risultati incompleti. Te ne racconto uno.


Questa storia  è stata  più formativa di almeno 10 corsi di comunicazione. Da questo “non risultato”  ho tratto degli insegnamenti che mi hanno permesso di aggiustare il tiro e migliorare tantissimo come professionista.


Prima regola: anche se fai le cose per bene non è detto che il risultato sia quello che ti aspetti.


Un mio conoscente  porta da me la madre: faccio una valutazione e organizzo un piano di lavoro.


La signora migliora rapidamente, va tutto meravigliosamente bene, in quel caso, al lavoro sulla postura ho abbinato alcune sessioni di cranio sacrale,  una tecnica che uso, con grandi risultati, come mezzo di recupero per i miei giocatori.  


Mancava l’ultima  seduta per organizzare gli esercizi di mantenimento e stabilizzare per sempre i risultati, ma la signora sparisce.


Non ci faccio caso.


Tre o quattro mesi dopo riappare, ricominciamo, torna subito in forma, e ancora una volta poco prima di finire sparisce.  


Riappare nuovamente qualche mese dopo, e prima di cominciare le chiedo spiegazioni. é vaga,  Aggiro  gli ostacoli, ponendo le domande in modo differente, ed ecco la risposta che non ti aspetti.

 


Quando si lamentava per i fastidi, aveva tutti i familiari intorno a lei, tutti preoccupati e premurosi. Quando stava bene sparivano tutti. 


Preferiva stare male perché questo le dava un potere. Per esercitarlo non poteva stare bene.


La signora non era pazza, usava inconsciamente una strategia che ho incontrato più volte nei trenta anni seguenti.  Ho visto altri clienti, anche atleti usare questa strategia. 


Attenzione! non significa inventarsi i mal di testa o altri acciacchi, o fare harakiri sul lavoro. Significa, sempre inconsciamente, boicottarsi e così adoperarsi ad esempio per per farla pagare a chi sta accanto; oppure fallire  per la paura di fare risultato; oppure bloccare persone che altrimenti sarebbero libere di vivere la loro vita. 


Ecco il super potere…che non ti aspetti 


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Foto di Pexels 


mercoledì 12 gennaio 2022

Il posturologo con la sfera di cristallo

 

 


La sfera di cristallo del posturologo

Ragionare realmente sulla postura, permette di  capire cose  che chi pensa che basti solo la posturale, nemmeno immagina. Attenzione! Non ho nulla contro la posturale, che anzi  integrerei con la “vecchia” ginnastica educativa.  Dico solo che sono mondi diversi. 


A volte, valuto dei ragazzi, e nel mentre, dico alle loro madri: ha avuto un parto cesareo, non ha gattonato, è un ragazzo introverso, pensa molto prima di agire … oppure: ha avuto un parto con un impegno importante. Da piccolo era ipercinetico. O ancora,  prende le cose di petto, è frettoloso, va bene in matematica, non ama le materie umanistiche… Al che vedo lo sguardo  interrogativo del ragazzo verso la madre, come chiedere: ma questo chi è? Ha la sfera di cristallo? Capita che verbalizzino proprio la domanda.


Faccio questo lavoro da trenta anni (30) e ho imparato a leggere chi mi sta di fronte. La postura è anche questo. Inizialmente mi basavo sulle opere di Lowen,  poi  ho scoperto una moltitudine di studi che ho agganciato, intelligentemente, alla posturologia. Si perché la posturologia non è quella cosa che  rende tutti alti biondi, diritti e con gli occhi azzurri. La mia di sicuro non lo è! La mia è l’arte di migliorare il prossimo. Facendolo a  360°.


Il corpo parla, si racconta. Il diaframma, parla di te, per come si contrare o si rilassa mentre respiri. Per aiutarlo bisogna ascoltare molto di più di quello che dice:  il tono di voce e le parole che usa. Ad esempio osservare i gesti: se afferra le cose rapidamente oppure lentamente, se le tocca timidamente oppure in modo risoluto… E tu ti chiedi:  che cosa centra con il mio mal di schiena o con la gran fondo che devo correre domenica? C’entra perché il tuo risultato non è solo li dove hai l’ernia, o nelle tue gambe stanche al termine del gran premio della montagna, ma è in altre parti del tuo corpo e tu  lo stai comunicando.



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venerdì 7 gennaio 2022

Il ginocchio dello chef cestista


 



Storie


Il ginocchio dello chef cestista


Questa storia la racconta direttamente un mio amico, mio ex  giocatore, Francesco Inguaggiato, che ora vive e fa il ristoratore nel Texas, se vi trovate da quelle parti andate a trovarlo per mangiare anche siciliano e non solo Tex-Mex. 


Cercate Bellino’s a Corpus Christi e a Rockport e non ve ne pentirete.


Ecco che dice:


“Conosco Gaetano Rosace da più di vent’anni. Era il mio preparatore atletico ai tempi della mitica Assitalia Barcellona nel  campionato di pallacanestro di serie B. 


Un anno fa lo contattai per un problema al mio ginocchio (era instabile, scattava, non potevo neanche correre). All’età di 52 anni mi sentivo troppo giovane per un “ knee replacement “ così mi era stato consigliato qua in America. 


Così decisi di chiedere aiuto a Gaetano. 


Semplicemente con degli esercizi di: postura, potenziamento, rinforzamento ecc. con una scheda fatta ad hoc per me, inviatami dall’Italia, Gaetano  riuscì’ a risolvere il mio problema… in poco più di 2-3 settimane il ginocchio smise di “scattare” e potei riprendere un attività’ normale. 


Come si dice qua dove vivo “ UNBELIEVABLE”. 😊


I miei ex atleti,  se hanno qualche problema tornano sempre da me, e se non possono venire materialmente mi contattano, perché sanno che in qualche modo riesco a sistemare le cose. 


Una volta chiesi ad uno di loro, Claudio, che mi contattò per un’emergenza, via whatsapp, se aveva a disposizione molto ghiaccio e mi fece una foto di dove si trovava … era a fare trekking su un ghiacciaio in Patagonia…


In pratica come spiegherò in qualche post più avanti, parte del mio lavoro lo svolgo a distanza, dopotutto Reggio Calabria non è più facilmente raggiungibile… 


Ho costruito un sistema personalizzato basato su protocolli e procedure che da ottimi risultati, ha un solo difetto… deve essere messo in opera, eseguito, applicato, per ottenerne i benefici. 


E’ costituito da cose semplici, organizzate in modo sistematico e concatenate secondo una logica che lo rende funzionale.


Funziona! 


#gaetanorosace #preparazioneatletica #posturologia 


giovedì 6 gennaio 2022

La finta pigra


 Storie


La finta pigra


 Il mio concetto di pigrizia è molto semplice: se sei pigro vuol dire che sei ricco, che te lo puoi permettere. La ricchezza può essere quella del denaro e dei beni materiali, quella dei privilegi, ma anche quella della conoscenza. I pigri e i perditempo non hanno  la necessità di creare ricchezza.  Se sei così… sei fottuto! Anche se vinci al Superenalotto hai il 99% di possibilità di perdere tutto, non sei abituato a produrre.


La ragazzina in questione, a detta della madre, era pigra e anche lei diceva di esserlo. Pigra a scuola e pigra nello sport. Un piccolo, grazioso bradipo, che diventava un cucciolo di iena idrofoba solo quando non otteneva quello che voleva.


Iniziammo un programma di allineamento posturale di tre sedute. Durante i test vennero fuori tante piccole cose, come una difficoltà a distinguere le A dalle O scritte in corsivo. Infatti la sua lettura era a scatti. Faccio leggere e scrivere durante i test.


Incontro spesso giovani sportivi con disturbi dell’attenzione, discalculia, dislessia, disgrafia, ecc.  Nei casi leggeri, appena percepiti, che sfuggono alla diagnosi, il sistema con il tempo trova dei compensi, nei casi gravi no. Poteva essere una forma  lieve di dislessia, niente di che, una forma transitoria, ma che avrebbe creato molti problemi in un momento delicato della crescita scolastica. Infatti, a scuola le cose non andavano bene. Durante gli incontri abbiamo lavorato sull’allineamento corporeo, sulla postura del capo, sulla posizione da tenere durante lo studio e  sulla coordinazione tra lato destro e lato sinistro del corpo. Ripristinato un livello funzionale ottimale, grazie agli esercizi da fare a casa,  migliorò rapidamente  fino a diventare una studentessa modello. 


La pigrizia era dovuta alla stanchezza che le provocava lo sforzo di studiare… contro se stessa.


Ora sarà lei a decidere quale ricchezza produrre.


#gaetanorosace #posturologia #preparazionefisica


mercoledì 5 gennaio 2022

La schiena impossibile

 



La schiena impossibile o quasi


Quando dico che il 93% degli acciacchi deriva da un problema posturale non lo dico per scherzo. Tutto quello che non è il seguito di un trauma è un problema posturale. Poi con il tempo diventa un problema ortopedico, a volte grave, ma è partito dalla postura.


Un mio cliente  ha una schiena messa molto male, dischi intervertebrali disidratati e cartilagini articolari consunte, questa cosa gli procura dolore, che non diminuisce  nemmeno con farmaci molto pesanti. 


Questo stato non è sfortuna, non è una fatalità, si è costruito nel tempo su una postura disfunzionale. 


Prima il corpo e di conseguenza le vertebre hanno perso il loro allineamento, poi la forza di gravità e il movimento inadeguato,  hanno  compresso i dischi. Sotto questa forte e costante “premitura” i dischi si sono disidratati a tal punto da fare sparire anche  il nucleo polposo, che è una biglia  molto densa posta dentro al disco, alla fine, senza questi cuscinetti le vertebre si sono toccate consumando la cartilagine. Il dolore è provocato da questo, dall’attrito sulla cartilagine consunta.  Ecco perché oltre a fare le valutazioni posturali bisogna saper cosa fare, caso per caso. 


Questo mio cliente ha due possibilità: intervento chirurgico e sostituzione dei dischi oppure, come seconda ipotesi, un lavoro di “ristrutturazione corporea”. E’ un’attività derivata dal Rolfing e dal Bodywork, che però nel mio caso si completa con la posturologia. 


L’unica cosa possibile è creare nuovamente i presupposti posturali adatti ad  allontanare le vertebre le une dalle altre. Una vera e propria ristrutturazione edilizia, dalle fondamenta alla terrazza.


Non è cosa da una sola seduta, richiede un percorso adattato al cliente e lo consiglio ai clienti che, raggiunto questo stato, non si possono operare.  


#gaetanorosace #posturologia #bodywork 



Ma tu quanti Messi hai in squadra?

 Storie




A volte mi trovo a partecipare a convegni o riunioni tecniche, o meglio, diciamo che mi tocca farlo. Poi, mettici che l’ambiente spesso è peggiore di quello che trovi nei peggiori bar di Caracas…e per giunta senza il rum,  ed è presto detto perché non ci vado volentieri. 


Il punto è che trovo sempre qualcuno presuntuoso e arrogante che dice stupidaggini in quantità industriali e prima mi annoio, poi mi inquieto. 


E tu dirai: più presuntuoso di te? 


Si, ne esistono! Pure con un egocentrismo apparentemente superiore al mio, ma mentre il mio essere presuntuoso ed egocentrico ha una logica basata su una frase molto semplice:


 io sono quello che so! 


Questi soggetti non sanno ancora allacciarsi le due scarpe allo stesso modo.


Ad  uno di questi noiosi “consessi”, con un relatore che parlava confusamente di piedi,  durante un sonnellino, vengo svegliato da un tizio, istruttore delle giovanili, che intervenire dicendo che lui non fa esercitazioni per lo sviluppo delle capacità sensoriali e cognitive perché Messi non le fa e quindi sono solo  una perdita di tempo e lui “allena” tutto con la palla. 


Non potendo esimermi dall’intervenire gli chiesi: ma tu quanti Messi hai in squadra? E dato che rimase inebetito dalla semplice domanda. Gli domandai quanto ampia  fosse la forbice delle abilità dei suoi giocatori? Non capiva, nemmeno il concetto di forbice…e forse neanche di abilità.


Con le nuove metodologie, ovvero lavorare esclusivamente con la palla, è stato fatto un passo epocale in avanti,  però, molti allenatori e molti istruttori, ma anche preparatori, dotati di poca fantasia o essenzialmente pigri, hanno , colto questa cosa come un modo per lavorare meno. E sono finiti ad allenare l’allenamento, tanto è situazionale... 


Ibra, Messi, Ronaldo,  Le Bron, Curry, ecc. ci piace vederli in azione, però, poi  non alleniamo i nostri atleti allo sviluppo delle abilità che li rendono idoli, aspettando che dal cielo ci cada in braccio il nuovo idolo delle masse.


Questo non era un lavoro per pigri, ma i pigri sanno cogliere le opportunità e lo stanno colonizzando.


#gaetanorosace

domenica 2 gennaio 2022

I miei atleti …il covid

 



Storie

I miei atleti… il Covid…


Nella prima fase, molti degli atleti che ho in giro in varie squadre si sono ammalati, solo in due ne sono usciti indenni. Devono essere due Highlanders…


Alcune note. 


Tutti sono stati curati a casa secondo direttive del SSN, lo stesso protocollo,  e tutti ne sono usciti con degenze  dai 15 ai 60 giorni. Molti si sono allenati durante la degenza. Alcuni sono stati molto male ma non da ricovero.


Altri miei clienti, sportivi amatoriali, invece, non sono stati fortunati e si sono ritrovati in pre intensiva e in intensiva. Per fortuna tutti ne sono usciti, ammaccati ma vivi. 


Ho notato che nel giorno precedente la comparsa dei sintomi, molti riportavano di sentirsi benissimo e di fare i loro allenamenti con grande facilità, migliorandosi. Questa cosa mi ha lasciato perplesso.  Qualcosa di simile l’ho sentita dire in tv da dei  medici rianimatori, che dicevano di essere stupiti da alcuni loro pazienti che nella fase iniziale del ricovero, pure avendo  la saturazione bassa e funzionalità dei polmoni ridotti a lumicino, questi non avvertivano  ancora fame d’aria e erano stati in grado di giungere al pronto soccorso in piedi e parlare..poi però le cose peggiorano.



Altra cosa interessante è che,  atleti che io non considero molto prestanti, ma molto tecnici, dopo la malattia sono addirittura migliorati, mentre quelli molto forti fisicamente hanno sofferto molto    il recupero. Da approfondire.


Con il post malattia in pochi hanno avuto degli strascichi, non lo definisco L.C perché non ho diagnosi in merito. 


Anche in questo caso  sono stati sapientemente seguiti dai loro medici secondo le direttive del SSN e tutti hanno recuperato. Un paio, più volenterosi, hanno chiesto di avere un supporto e ho utilizzato con buoni risultati  delle tecniche di respirazione e la mindfulness con giovamento sulla componente mentale e il gioco. 


Questa malattia continua a lasciare più interrogativi che soluzioni. 


Immagine da Pexels 





Il sorriso che ti fa girare la testa




Storie

Il sorriso che fa girare la testa


Una persona a cui voglio molto bene, mi dice che farà  applicare un apparecchio ortodontico alla figlia, una bambina che conoscevo fin dalla nascita, ora bellissima giovane donna. 

La dentista lo ha consigliato in modo accorato.


Manifesto la mia perplessità, dovute alla mia esperienza e alla conoscenza della bambina e dei suoi trascorsi posturali. 


magra come un chiodo, un appoggio del piedino in valgo,  un occhio che diverge quando legge da vicino e quando deglutisce, il suo  sistema propriocettivo che non ha completato la maturazione, che come sanno “quasi tutti” termina entro i  7 anni. Un passaggio mancato, comune a molti bambini.


La dentista fa capire che io “non capisco nulla” e che bisogna farlo subito altrimenti la cosa diventa seria. 


Che cosa doveva diventare seria ancora non l’ho capito… ma tant’è...


Comunque, tutti i miei Insegnanti, compresi medici posturologi di prima generazione, quelli che hanno “inventato” la posturologia,  e odontoiatri di fama internazionale, mi  avevano sempre detto che in determinate condizioni bisognava aspettare lo sviluppo, poi si sarebbero ottenuti risultati leggermente inferiori sul sorriso ma senza reazioni iatrogene. 


Posiziona l’ortesi,  e la bambina comincia da subito ad avere vertigini… mi chiamano, la bilancio e le dico che l’ortodontia è troppo “forte” per lei  e che le vertigini  si ripresenteranno. 


La dentista dice che non c’è  relazionene fa capire che sono un incompetente…Da buon praticante  della Mindfulness non me la prendo. Anzi sorrido.

Come avevo predetto, le vertigini tornano, e la devo bilanciare più volte, per mesi, alla fine la madre,  la porta da un’otorino, in effetti avrebbe dovuto farlo da subito, ma tanto io non capisco…

L’otorino  la visita e prescrive l’immediata rimozione dell’ortesi. 

La dentista non discute ed esegue immediatamente. 


 Come si suol dire “Ubi Maior Minor  Cessat” 


Ancora per qualche tempo mi è toccato bilanciarla, con tempi sempre  più dilatati rispetto a prima fino a quando ha ritrovato appieno il suo equilibrio. 

A volte basta sorridere e le cose si aggiustano, compresi i denti. #gaetanorosace #posturologia

Foto da Pexels 

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