giovedì 17 dicembre 2009

iniziamo a bruciare calorie

Questo è un programma brucia calorie che se c'è un minimo di disponibilità fisica e di tempo può veramente dare i suoi frutti.

Naturalmente prima di sottoporti ad un programma consulta il tuo medico. E fatti seguire da un professionista accreditato

L'obiettivo di questo programma è attaccare il corpo da più punti di vista, ed essendo le calorie il nostro obiettivo procediamo così:


  1. inizia con 20 minuti di corsa, anche sostenuta seil livello di allenamento lo consente. Dopo la corsa che sarà servita ad eliminare buona parte degli zuccheri in circolo, non ci si ferma e...
  2. inizia a camminare a passo svelto, obiettivo almeno 30 minuti di camminata, se stai lavorando all'esterno scegli un percorso ondulato (farai anche un bel lavoro sui glutei) dopo questi 30 minuti di lavoro avrai iniziato ad attaccare i grassi che vengono più facilmente metabolizzati ad intensità basse. A questo punto ci sei quasi sali sulla cylette e....
  3. 20 o 30 minuti di cyclette danno il colpo di grazia alle calorie, stimo ancora lavorando sui grassi, ed la posizione seduta ti aiuta a continuare nonostante la stanchezza.
Cosa hai ottenuto: un consumo calorico di circa 0,9 calorie per chilo per  chilometro durante la corsa, se hai corso sotto i 12 km/h, in caso contrario sale un po' e un consumo sulla camminata di 0,50 calorie ogni chilogrammo del tuo peso, se particolarmente spedita.


   Di conseguenza se pesi 60 kg  devi fare 60 x 0,9 =54 calorie al km, e mettiamo che tu abbia corso a 9/10 km/h hai ottenuto un consumo di circa 180 calorie che vanno sommate alle 30 calorie per km che hai ottenuto dalla corsa, circa 130 totali. Se poi aggiungiamo la cyclette per altri 30 minuti devi aggiungere 140 calorie circa (se ne fai 20 minuti aggiungi 90.


Alla fine avrai ottenuto almeno questo, 180 + 130 + 140 = 450 calorie, sembrano poche vero, praticamnte quel panino che hai mangiato ieri, niente affatto non sono poche perché noi così facendo stiamo valutando le calorie e non la loro provenienza. Invece il lavoro che hai fatto ha sortito altri effetti, hai lavorato soprattutto sui depositi di ciccia che sono quello che conta.

ahh.. una cosa, la più importante, non contare le calorie, alla fine hanno poco senso, era solo un modo per attirare la tua attenzione, conta il tempo, la fatica e l'intensità. Poi il dimagrimento arriva da solo.

Enjoy

Parole chiave: forma fisica, calorie, consumare i depositi di grassi, dimagrire, bruciare calorie


Altri post sull'argomento:
facciamoci il fisico iniziamo a correre
chili in più da smaltire che fare 
raggiungere la forma fisica con soli 20 minuti di corsa
allenamento a rate

mercoledì 9 dicembre 2009

mangiare meno per vivere di più?

La restrizione calorica viene presentata da alcuni scienziati e da gruppi dei loro proseliti come una delle necessità per allungare la vita oltre il "normale", si, per vivere di più basta mangiare meno ..... forse.

nell'interessante  post che trovi qui, pubblicato su Estropico blog è possibile leggere una disamina su alcuni degli ultimi studi in materia.

Che funzioni sugli animali da laboratorio è risaputo, ma sugli esseri umani ha gli stessi risultati? Mantenendo livelli di mobilità adeguati?

Alcune considerazioni.

I due ormoni principali da monitorare sono insulina e glucagone, (effettivamente anche testosterone e cortisolo sono da controllare) se in regime di restrizione calorica oltre ad abbassare la quantità di alimenti si lavora sull'equilibrio di questi due ormoni i risultati in termini di salute e benessere non dovrebbero mancare.

  Non conoscendo le dinamiche alimentari delle "cavie volontarie", riportato nello studio che puoi leggere qui del Human Calorie Restriction Studies Continue Apace. non è possibile considerare quanto influiscano sulle analisi, certo se l'ultimo pasto è stato dato in serata, ed era a base glucidica, è facile provocare un picco glicemico, e ritrovarselo nelle analisi del mattino.

Come, anche è possibile che in regime di restrizione calorica, l'insulina che è un potente mezzo di captazione delle sostanze nutritive sia in circolo proprio per cercare di catturare più riserve energetiche possibili.


E' grazie a questo meccanismo che siamo sopravvissuti all'epoca dei cacciatori raccoglitori, quando mangiare non era una costante, e grazie a questo meccanismo che stiamo soccombendo all'obesità in un'epoca di abbondanza alimentare.

Quello che fa pensare è proprio il livello basso di testosterone, certo se si misura il testosterone a dei runner da lunga percorrenza è difficile trovarne molto. Anche in questo caso la misura del rapporto testosterone/cortisolo è importante, solo un valore ha poco significato.

La restrizione calorica può essere una soluzione, solo se all'interno di un sistema che preveda una dinamica degli alimenti corretta, che usi alimenti e orari di assunzione degli stessi che rispettino le naturali esigenze dei cicli ormonali. Un esempio, il Gh è rilasiato soprattutto di notte, ed è inibito dagli zuccheri, ergo l'ultimo pasto non dovrebbe prevederne tantissimi o affatto, se si vuole massimizzare l'effetto del Gh.

Per vivere di più oltre a questo è necessario un regime motorio adeguato che abbia come scopo l'efficienza energetica e che non può essere svincolato da un piano di assunzione di antiossidanti.

Minore consumo, meno calorie inutili, più antiossidanti e forse c'è la facciamo a goderci qualche anno in più.

Hah,  le ricerche. Che bella cosa, forse è meglio misurare, sempre, senza avere un'idea del risultato.....

martedì 8 dicembre 2009

Crampi e contratture ai polpacci, recupero rapido.

Sono sempre in  parecchi quelli che mi chiedono cosa fare con  le contratture ed i postumi dei crampi ai polpacci. I commenti sono: ho i polpacci di pietra, si sono induriti improvvisamente e così sono rimasti, li ho completamente contratti, ho avuto una distrazione di 9 mm .. Ecc.  
Ecco alcuni semplici consigli per recuperare prima questa fastidiosa evenienza.

E' d'obbligo il controllo medico, ecografia o RMN, vedrà lui cosa fare, ma va fatto, poi se tutto è ok, puoi procedere con le mie info.

Questo perché, se pensi di fare da solo, di decidere di cosa si tratta, sei nel immerso letame fino al collo, è sono stato gentile. 

Le cose da fare

N° 1, scaricare la catena miofasciale posteriore, basta mettere un piede su una pallina di gomma dura, molto  dura e fare scorrere la pianta per una decina di minuti, e così si ottiene un piccolo sbocco di tutta la catena di muscoli che parte dal piede e raggiunge il collo, con il conseguente rilassamento.

N°2, La seconda cosa da fare è decomprimere i tessuti.  Come si fa? Comprimendoli, con la tecnica del matterello come indicato nel post "postura migliore senza spendere soldi" che trovi qui.
Questa tecnica di massaggio eseguita di sbieco, dall'alto verso il basso come i rami di un albero di Natale darà già ottimi risultati nel allentare le fibre muscolari.

N°3, Una tecnica super per svegliare i piedi e permettere un  bilanciamento della muscolatura delle gambe è quella del terreno artificiale, provala me ne sarai grato, se impari a farla sono sicuro che mi manderai gli auguri ad ogni Natale.

N°4, terza fase, devi ripristinare la mobilità delle caviglie, i polpacci ci sono attaccati non te lo scordare, e cliccando su ridiamo la mobilità alle caviglie trovarai un articolo che fa al caso tuo.

E se sei vuoi fare tutto da solo? 

Semplice, utilizzando un tubo da canalizzazione, lo si trova nei negozi di idraulica, robusto con un diametro di 10/15 cm e lungo una cinquantina  o un foam roller, ci si siede per terra e poggiando il polpaccio sul tubo ci si rotola sopra, cambiando continuamente angolo, dopo 10 minuti il polpaccio avrà ritrovato un pò della sua naturale elasticità, questo esercizio lo puoi alternare ad uno strtetching "morbido"e progressivo.


Ma non basta, il polpaccio o meglio il tricipite surale, lavora assieme ai quadricipiti ed al gluteo. sarà bene allungare e molto questi due muscoli, utilizzando diversi angoli di stretching,sempre molto soft, mi raccomando, così avrai anche fatto un favore alla tua postura.

 Ancora non basta, se vuoi migliorare le cose devi fare gli impacchi d'argilla, per come si preparano gli impacchi puoi consultare il post che trovi qui "argilla per i piccoli acciacchi" ed applicare l'argilla la notte per decongestionare l'area, questa ti aiuterà a ridurre eventuali gonfiori residui.

Se vuoi saperne di più, leggendo di alcune tecniche avanzate, clicca su crampi alle gambe

o su adduttori affaticati e contratti

altro articolo interessante su come prevenire i problemi alle gambe ed ai piedi lo puoi leggere su migliorare l'uso dei piedi



post revisionato il 16-1-2015

venerdì 4 dicembre 2009

Obesità, dimagrimento...... fatica




Questo post vuole essere solo una raccomandazione.
Qundo si parla di obesità ci si riferisce ad un ampio range di possibilità, si può passare dai 15 chilogrammi di sovrappeso ai 100, 150 o anche oltre. Il dimagrimento in questi casi non è semplice, però vale la pena di fare questa fatica.

Quando un grande obeso decide di dimagrire e ottiene lo scopo con immaginabili sacrifici e stress, può capitare che dopo qualche tempo assieme alla vita ritrovata,  voglia intreprendere le attività che fino a poco tempo prima gli erano negate. Questo punto coincide con un periodo in cui si comincia ad affrancare dallo staff medico che lo ha seguito fino a quel momento.

Qui è il momento di stare attenti. Senza allarmarsi bisogna fare le bene cose, non sempre le persone a cui ci si rivolge sono qulificate a seguire un programma post dimagrimento.

Quei chili che si sono portati per lungo periodo sono spariti, come aver tolto uno zaino pieno di sacchetti di sabbia, uno dopo l'altro i chili di troppo sono andati via, il mondo è di nuovo a portata di mano, si tendrà a strafare, dopo il primo periodo di stanchezza dovuto alla restrizione calorica, si comincerà a fare tutto e più di tutto, certo passare dall'immobilità o quasi alla normalità tutto sembra facile, dopotutto con 100 o più chili in meno, si vola.

Quindi non dimentichiamo però tutti gli anni passati con quei chili, anni fatti di sedie, letti e divani, anni in cui il cuore faticava a lavorare per i chili in più non programmati all'origine.

Quello del  tempo e della pazienza è un argomento spinoso, è imperativo programmare per almeno due anni il post dimagrimento, una programmazione eseguita con metodo scientifico che prenda in considerazione tutte le attività quotidiane, se fatto in questo modo si massimizzano i benefici e si minimizzano i rischi. I due anni servono a riprogrammare la memoria del corpo e permettere al cuore di trovare un equilibrio senza essere stressato prima dai chili e dopo dal surplus di attività.

Quindi, Godetevi la Nuova Vita.


  La prima novità del 2024 è la confezione di un programma, acquistabile solo   online, adatto a sciogliere i nodi posturali più frequenteme...