La prima cosa che mi fu insegnata, quando iniziai a lavorare, è stata “leggere” e trascrivere l’allenamento di una squadra sotto forma di tempi, intensità, recuperi e frequenze cardiache. Una forma di primordiale match analisys, che avrebbe poi influenzato il mio modo di agire e pensare anche in campi di lavoro diversi da quello iniziale.
Il sistema è molto semplice, serve un foglio di carta, una penna, un cronometro e se si vuole esagerare un cardiofrequenzimetro.
Preparazione: su un foglio di carta formato A4 si tracciano una serie di colonne e si segna la prima con 0 che rappresentava il tempo di inizio;
la seconda colonna è quella degli intertempi;
una terza colonna la segni con tipo di attività o se si fa una pausa;
una quarta colonna rappresenta l’intensità di sforzo, io uso una scala da 0 a 5;
l' ultima colonna è per le pulsazioni cardiache.
Prendi un soggetto a campione, fai partire cronometro e cardiofrequenzimetro assieme, inizia ad annotare ad ogni stop che tipo di azione compie con relativa intensità, a fine allenamento avrai su carta tutto il lavoro svolto.
Scarica il cardio e metti a a fianco degli intertempi le pulsazioni medie relative al periodo.
Lavoro finito.
Puoi operare anche filmando l’allenamento e monitorando più di un soggetto, puoi applicare un GPS al soggetto e conoscere anche i metri di spostamento e relativa velocità.
Ti ci puoi sbizzarrire.
I miei primi due anni di lavoro li ho passati ad un tavolo o dietro un video, è stata all’inizio una esperienza noiosa e per certi versi frustrante, però estremamente formativa.
Più delle cose che conosco quello che mi serve di più sono le situazioni che leggo e interpreto, è li che si fa la differenza tra mediocrità e eccellenza.
Quando leggo una situazione di allenamento, o la postura di un mio cliente il risultato nasce sempre dalla mia capacità di interpretazione della situazione.
Usalo, ti servirà.
foto di Kainita
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