martedì 14 dicembre 2010

Pubalgia, origini e rimedi


Definire la pubalgia semplicemente un sovraccarico funzionale è un modo per lasciarsi il problema dietro le spalle, aspettando che il tempo faccia da guaritore, e purtroppo in questo caso, il tempo non potrà definirsi galantuomo. Faccio un breve escursus su possibili origini e rimedi

 Alcune pubalgie hanno  all’origine un surmenage atletico, ma per la mia esperienza, tale sovraccarico non è dovuto ad un eccesso di allenamento, ma ad una meccanica posturale alterata che non permette all’organismo di adempiere con successo al processo di assorbimento e super compensazione dei carichi imposti. un post interessante sull'argomento con le lettere di quattro lettori, è ancora pubalgia, puoi leggere anche questo.

 A volte, un eccesso di allenamento del muscolo retto dell’addome, applicato più per ragioni estetiche che funzionali, associato a regimi di allenamento intensi che prevedano l’uso strenuo dei muscoli adduttori e dei flessori dell’anca, oltre a provocare un accorciamento del retto dell’addome e relativo scompenso posturale, può dare origine a processi infiammatori dell’inserzione sul pube del retto; tale infiammazione si può diagnosticare tramite RMN in quanto si altera la struttura della giunzione osteo tendinea.

 Una causa subdola, che si può diagnosticare con esattezza solo tramite RMN è la fissurazione della porzione inserzionale prossimale del tendine di uno dei muscoli del gruppo degli adduttori.
Questo tipo di lesione, dalla estensione limitata, ha dei tempi di guarigione molto lunghi ed è spesso traditrice, si pensa sia guarita per vederla ripresentarsi immediatamente dopo la somministrazione di esercizi con ampi range di movimento.

Alle cause meccaniche, possono essere associate, e di questo si parla poco, le cause di origine viscerale, da valutare con attenzione da parte del medico, tramite la clinica e uscendo per un attimo dalla problematica meramente ortopedica.


Le terapie mediche e fisioterapiche non sono sempre risolutive, proprio perché la regione interessata è di difficile gestione. Esiste un modo per aiutare il lavoro del medico e del fisioterpista.
Fare una valutazione atletico-posturale e bilanciare la postura.

Questo permette di ridurre e centrare al meglio le terapie.

Negli ultimi 20 anni ho visto applicare tantissimi tipi di intervento medico, negli ultimi tempi ho visto somministrare anche 30 o 50 applicazioni di Tecar, senza risultati di rilievo, anzi, ho la sensazione che dopo un certo numero di applicazioni possa essere controproducente, ma qui la parola passa ai Fisiatri, che conoscono sicuramente meglio la materia.

Se il fattore scatenante sono stati gli adduttori, bisogna controllare l’equilibrio del bacino e dei muscoli flessori della coscia, questi, quando troppo tesi e contratti tendono a “sottrarre” spazio agli adduttori con cui sono in continuità fasciale, costringendoli ad un’azione poco fluida. Senza scordarsi della componente adduttoria dei flessori e della componente flessoria degli adduttori. Infatti, con particolari angoli di movimento i gruppi muscolari si “aiutano”.

É essenziale la valutazione dell’asse sinfisi mentoniera sinfisi pubica, perché da una percezione di quanto si sia alterata una delle principali linee biomeccaniche posturali. L’asse mandibola sinfisi pubica è dominato dalla mandibola, che quando alterata in protrusione o retrusione, rompe l’asse e costringe ad un lavoro incongruo delle catene muscolari e della biomeccanica rachidea.
 Un eccesso di esercizi per il retto dell’addome può condizionare la mandibola in retrusione, gli sforzi estremi come gli sprint per un ciclista o gli sprint in salita per un calciatore portano la mandibola in protrusione, gli esempi potrebbero essere infiniti.

Uno micro strabismo verticale, di nessuna rilevanza per l’oftalmologo, può rilevare una alterazione delle catene muscolari che se non equilibrate non permettono alle terapie di avere effetto.

Le relazioni occhio-piede, occhio-schiena, occhio-denti, piede-schiena, ecc. devono essere sempre attentamente valutate. Anche se non sempre rappresentano l’origine, spessissimo sono la causa del mantenimento della problematica.

Ricordando che “il tutto è maggiore della somma delle parti” ti rimando ad un prossimo articolo sull'argomento. Intanto se vuoi leggere altro clicca su Pubalgia????

Buona Postura

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