Quando alleniamo la velocità negli sport di squadra facciamo sempre una cosa, lavoriamo su linee rette, 10 metri o 20 o 30 o più non importa sono sempre lavori in linea, poi se siamo molto motivati e vogliamo ricalcare le dinamiche di gioco inseriamo cambi di senso e cambi di direzione. Ma non alleniamo mai i giocatori ad andare forte in curva.
A che serve?
Effettivamente la distanza più breve tra due punti è una linea retta.
Ma i nostri atleti quante linee rette disegnano in campo?
Molto poche, se riuscite a vedere un tracciato gps, di una partita non credo ne troverete molte. Tracciati di questo tipo ormai in rete e sulle riviste specializzate se ne trovano. Spessissimo si tratta di gomitoli fatti da linee leggermente curve, e sinusoidali.
Perché non allenare la velocità secondo questo schema dinamico? Forse potremmo eliminare una buona parte degli infortuni da sovraccarico.
Se andate a leggere con attenzione il Kapandjj il migliore testo di fisiologia articolare, a mio avviso. Troverete in alcuni suoi passi che esiste una componente abduttoria ed una adduttori dei muscoli flessori della coscia, mentre abduttori e adduttori in alcune occasioni concorrono alla flessione. Se questi muscoli sono allenati solo in linea, può essere che non siano pronti a subire molte sollecitazioni, e se queste vengono ripetute per parecchie volte può essere che cedano. In modo particolare gli adduttori e i flessori della coscia.
Inserendo nelle nostre corse a navetta intermittente, nei nostri sprint delle curve e delle sinusoidi otterremo due scopi oltre a quello di allenare le componenti biologiche. Riusciremo a lavorare su muscoli che altrimenti lavorano solo nelle fasi di gioco e sfruttando la forza centrifuga avremo un carico maggiore sulle strutture in azione. Ne guadagnerà anche la tecnica di corsa.
Proviamo questo, mettete un bidone dell’immondizia in mezzo al campo e provate a correre veloce vicino al bidone, che succede? Ci sarà una tendenza naturale ad allargare la traiettoria, a prendere per la tangente, il lavoro per mantenerla è un lavoro aggiuntivo per tendini, legamenti e muscoli. Ora proviamo a correre sulla linea del cerchio di metà campo, che succede? Come prima ma meno marcato. Provate a farlo con la palla al piede, difficile mantenere una velocità alta senza perdere la palla.
Quindi l’idea è di inserire delle leggere curve nelle azioni di sprint e delle sinusoidi molto aperte per avere dei benefici cambi di carico.
Enjoy
"Preparati ed Elastici in un universo pieno di dogmi che non hanno nessun senso di esistere, vi aiuterò ad ignorarli"
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