sabato 17 ottobre 2009

Andare forte in curva.

Quando alleniamo la velocità negli sport di squadra facciamo sempre una cosa, lavoriamo su linee rette, 10 metri o 20 o 30 o più non importa sono sempre lavori in linea, poi se siamo molto motivati e vogliamo ricalcare le dinamiche di gioco inseriamo cambi di senso e cambi di direzione. Ma non alleniamo mai i giocatori ad andare forte in curva.

A che serve?

Effettivamente la distanza più breve tra due punti è una linea retta.
Ma i nostri atleti quante linee rette disegnano in campo?

Molto poche, se riuscite a vedere un tracciato gps, di una partita non credo ne troverete molte. Tracciati di questo tipo ormai in rete e sulle riviste specializzate se ne trovano. Spessissimo si tratta di gomitoli fatti da linee leggermente curve, e sinusoidali.

Perché non allenare la velocità secondo questo schema dinamico? Forse potremmo eliminare una buona parte degli infortuni da sovraccarico.

Se andate a leggere con attenzione il Kapandjj il migliore testo di fisiologia articolare, a mio avviso. Troverete in alcuni suoi passi che esiste una componente abduttoria ed una adduttori dei muscoli flessori della coscia, mentre abduttori e adduttori in alcune occasioni concorrono alla flessione. Se questi muscoli sono allenati solo in linea, può essere che non siano pronti a subire molte sollecitazioni, e se queste vengono ripetute per parecchie volte può essere che cedano. In modo particolare gli adduttori e i flessori della coscia.

Inserendo nelle nostre corse a navetta intermittente, nei nostri sprint delle curve e delle sinusoidi otterremo due scopi oltre a quello di allenare le componenti biologiche. Riusciremo a lavorare su muscoli che altrimenti lavorano solo nelle fasi di gioco e sfruttando la forza centrifuga avremo un carico maggiore sulle strutture in azione. Ne guadagnerà anche la tecnica di corsa.


Proviamo questo, mettete un bidone dell’immondizia in mezzo al campo e provate a correre veloce vicino al bidone, che succede? Ci sarà una tendenza naturale ad allargare la traiettoria, a prendere per la tangente, il lavoro per mantenerla è un lavoro aggiuntivo per tendini, legamenti e muscoli. Ora proviamo a correre sulla linea del cerchio di metà campo, che succede? Come prima ma meno marcato. Provate a farlo con la palla al piede, difficile mantenere una velocità alta senza perdere la palla.


Quindi l’idea è di inserire delle leggere curve nelle azioni di sprint e delle sinusoidi molto aperte per avere dei benefici cambi di carico.

Enjoy

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