mercoledì 12 agosto 2009

Migliorare la postura, fare risaltare i glutei con il massaggio.

Avete faticato tanto in palestra per ottenere glutei tonici, ed una postura slanciata, avete fatto una dieta strettissima low carb, manca però qualcosa per ottenere dallo specchio una risposta affermativa, la vostra postura non vi esalta? Ci sono tanti sistemi per raggiungere lo scopo, uno è il massaggio, non un semplice massaggio ma un massaggio strutturale. Potete farne 100 e non avere nessun beneficio magari con soli 5 o 6 potete riuscire a cesellare il corpo. Eccovi le dritte per richiedere un massaggio mirato. Se chi fa il massaggio è preparato dovrebbe seguire le seguenti indicazioni, di massaggio strutturale/posturale. E se non le conosce queste indicazioni possono essere una traccia.

Primo da dove deve iniziare il massaggio.
il massaggio deve iniziare dai piedi e dai polpacci, trattare i piedi sul lato dorsale, separando bene le dita, facendo scorrere le nocche verso l’alto, attenzione è doloroso se si spinge troppo.

Non bisogna abbassare troppo il tono dei polpacci, anzi un polpaccio pieno e alto serve a reggere il fondo schiena, (con l’elettromiografia di superficie avevamo osservato una forte attivazione dei muscoli glutei su esercizi tipici dei polpacci), quindi modellare i muscoli gemelli verso l’alto e stirare in basso il muscolo soleo che rimane sempre contratto. Questo è difficile, ma con un poco di studio si capisce come fare.

Secondo, liberare le coscie dalle costrizioni
I muscoli flessori della coscia rimangono spesso incollati tra di loro, in questo modo la struttura che racchiude i muscoli rimane sempre tesa ed addensata, se invece la si lavora con calma, provando a dividerla, per quanto sia possibile, lavorando gentilmente con le mani, dal cavo popliteo in su la si libera e tutta la coscia “respira” e respirando non traziona più il gluteo verso il basso, rendendolo libero.

Dirigere le fibre dei glutei
Arrivati al gluteo, bisogna lavorare trasversalmente, spingendolo dalla testa del femore verso l’osso sacro, lavorando a raggiera distribuendo al meglio le fibre (che sono disposte proprio in questo modo).

Spianare i lombi
Raggiunta la zona lombare bisogna allargare i tessuti partendo dal centro del corpo (dalle apofisi spinose delle vertebre) ed allargando l’azione, spianando la lordosi lombare, magari con l’intento di accentuarla, toglierete molta fatica alla schiena.

Alziamo il dorso
Giunti alla zona dorsale bisogna fare il lavoro inverso, portare i tessuti dall’esterno all’interno, verso le vertebre, e dal basso verso l’alto, con calma e dolcezza, ma con mani ferme indirizzate i tessuti.

Apriamo la cervicale
Raggiunta la zona cervicale, bisogna riprendere il lavoro fatto con la zona lombare, portare i tessuti dall’interno verso l’esterno, dolcemente senza pressare sulle vertebre, utilizzando magari il dorso delle mani, lasciate il tempo che vuole a questa parte i tessuti anteriori del collo vi ringrazieranno.

A questo punto la vostra corazza esterna è in parte sciolta (manca il lavoro sulla parte anteriore del corpo) però già così la vostra postura vi farà sentire più felici.
A volte tra le tecniche che uso per recuperare mente e corpo dei miei clienti ci sono delle tecniche manuali da bodyworker, non è che le ami molto, sono faticose, ma sono necessarie e funzionano alla grande. E il corpo cambia, si riorganizza, libera tutte quelle emozioni che l'ingabbiano.
Enjoy

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