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Con questo articolo, iniziamo a parlare di basket e di allenamenti fisici dedicati. Sembra strano che solo ora dopo 106 post cominci a parlare dell'argomento cui ho dedicato quasi 20 anni della mia vita professionale.Allenare le capacità bio-motorie non è difficile, allenarle bene ed in modo mirato difficilissimo, non perché di difficoltà intrinseca, ma perché l'operatore che sia il preparatore o il coach devono sapere uscire dai loro personaggi per affrontare l'allenamento in modo diverso, ovvero, efficace.
Allenarle tramite lo sviluppo di esercitazioni tecniche una volta capito il meccanismo diventa automatico, però qualche vincolo te lo mette, devi programmare bene la seduta, devi re imparare a correggere l'errore, devi utilizzare meglio gli assistenti e devi sapere esattamente dove vuoi arrivare.
il primo argomento dedicato a questo tema sarà dedicato all'uno vs uno.
una costruzione classica dell'esercitazione consiste nell'insegnamento dei vari tipi di partenza, ecc. Al momento non ci interessa, facciamo finta che i giocatori conoscano bene il gesto e noi vogliamo sfruttarlo per condizionarli organicamente, si può fare? Si.
I presupposti di base sono l'intensità e la tecnica, se la seconda è quella giusta, non bisogna ancora insegnarla, la prima deve essere la massima possibile.
L'errore determina il limite tecnico. A velocità alte, pochi errori decretano la validità del costrutto, molti errori decretano la debolezza dell'insegnamento.
Un uno contro uno vicino a canestro, con difesa per il momento passiva, e tiro in sospensione richiede un tempo di realizzo di circa 1" o 1,5 ", il tipo di azione sviluppata rientra nella forza veloce, se disponi i tuoi giocatori in terzetti e dai loro l'indicazione di lavorare alla massima intensità, possibile avranno un tempo di lavoro di uno a tre (1,5 secondi per 3 di pausa) se gli fai fare una sequenza di 10 uno contro uno a testa, alla fine avrai fatto un lavoro tecnico, finalizzazione del gesto, avrai lavorato sulle fibre muscolari a contrazione rapida, e per contro il breve recupero avrà fatto salire la frequenza cardiaca a circa 160 pulsazioni minuto ottenendo anche un innesco del meccanismo aerobico. Se proponi una serie di varianti sul'argomento 1 vs 1, puoi costruire un lavoro efficace per allenare il sistema aerobico allenando le fibre giuste e ottimizzando la tecnica con moltissime ripetizioni.
Allungando le distanze, inserendo la difesa attiva, cambiando il tipo di tiro modifichi la durata e magari avrai bisogno di passare ad un lavoro a quartetti per mantenere la frequenza cardiaca, o scendere a coppie per intensificare. Riuscire a lavorare per 40 minuti su questi argomenti, cambindo tipo di esercitazione ogni 6 minuti, diventa un lavoro tosto, tecnico, che ti condiziona fisicamente e senza fare un metro di corsa a secco.
Cosa vai a toccare con questo lavoro: forza veloce, resistenza alla forza veloce, sistema aerobico, quantità tecnica.
Si può ottenere molto altro dall'uno contro uno, ne parleremo ancora.
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