mercoledì 17 giugno 2009

alimentazione 1 la proto-dieta

La forma fisica passa attraverso l’alimentazione, però anche mettendosi a dieta non è che si ottengono risultati certi. In una serie di post valuteremo alcuni approcci alimentari che potrebbero aiutare a raggiungere la performance e la” linea”.

la Proto-Dieta, è il primo modello alimentare di cui vi accennerò, mi sta particolarmente a cuore perché credo che molte delle attività umane siano organizzate proprio secondo schemi ormonali, programmati geneticamente, ed è proprio lo schema alimentare che seguo con molti dei miei clienti, con tempi e modalità che ho progettato io.
L’uomo, per come ci conosciamo oggi, ha all’incirca 40000 anni, all’epoca delle caverne sono nati alcuni dei meccanismi principali delle diversificazioni cerebrali e ormonali. Tornando indietro nel tempo, le prime popolazioni erano composte da piccoli gruppi di nomadi, cacciatori e raccoglitori. Non vi fate ingannare dal termine “cacciatori” cacciare era difficile con molta probabilità le prede venivano catturate ogni 6/10 giorni, (come accade ancora oggi in alcune zone remote della foresta amazzonica e nella giungla del Borneo) per il resto si mangiava il raccolto (procurato dalle donne), ovvero frutta, verdura, tuberi ecc.

Il sistema ormonale è rimasto tale e quale a quel periodo, l’insulina ad esempio, che è rilasciata in modo massiccio quando si mangiano grandi quantità di zuccheri, mentre allora era una necessità perché l’insulina aiuta ad immagazzinare rapidamente il cibo sotto forma di grassi, ora che viviamo in un periodo di abbondanza di cibo è drammaticamente troppo potente.

immaginate questa famiglia, a mangiare bacche , frutta, funghi e qualche uovo per parecchi giorni e poi improvvisamente abbuffarsi di proteine animali, si perché non avendo il modo di conservare il cibo dovevano terminare la preda rapidamente.

Ecco allora come va strutturato un programma alimentare con queste caratteristiche: tenendo conto di una periodizzazione settimanale, si devono scegliere due giorni durante i quali si mangiano le proteine ( in modo quasi esclusivo)e per gli altri cinque giorni si mangiano le verdure ecc. gli atleti devono inserire le proteine dopo la gara (processo di ripristino e riparazione). la proto-dieta diventa in pratica una dieta a Zona dissociata su base settimanale. L’insulina diventa di nuovo utile e il corpo si asciuga e si irrobustisce. Se organizzata bene non ci saranno squilibri di nessun tipo.
I contenuti relativi a questo post non sono da ritenersi sostituti di consulenza medica, prima di intraprndere qualsiasi consiglio dietetico, consulatate il vostro medico.

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