La valutazione posturale è quanto di più democratico possa esserci. Eppure si prova sempre e comunque a farla diventare un fenomeno “autocratico” come se una sola entrata posturale avesse il dominio sulle altre. È naturale che chi si occupa di piede, consideri il piede un primo attore posturale: il signore della postura. Allo stesso modo farà l’odontoiatra con denti e occlusione, o l’oftalmologo con gli occhi, e così tutta la pletora dei professionisti della sanità che si occupano di queste cose: podologi, tecnici di ortopedia, ortodontisti, ortottisti, terapisti ecc. Che fine fa il cliente o paziente, a secondo da che angolo prospettico lo si guardi? Si trova schiacciato, anzi, tirato da una parte e dall’altra da chi è convinto di avere la soluzione per ogni male. La posturologia non è il letto di Procuste. Vorrei avere statistiche che possano convalidare una di queste tesi puramente teoriche fornite dai vari attori della posturologia. Le mie purtroppo non lo
"Preparati ed Elastici in un universo pieno di dogmi che non hanno nessun senso di esistere, vi aiuterò ad ignorarli"