domenica 2 gennaio 2022

Il trauma che ti blocca la bocca


Storie

Il trauma che ti blocca la bocca.


un odontoiatra, mio cliente, mi chiama perché ha un problema con una sua paziente: la signora, rimane con la bocca aperta, e non c’è modo per rilassare la tensione che provoca il blocco. 


Essendo a conoscenza del lavoro che io faccio con gli atleti, proprio per bilanciare l’articolazione temporo-mandibolare, area di scarico di tensioni fisiche ed emotive,  mi invia la sua paziente.

Inizio la mia procedura e la situazione migliora ma non è risolutiva come al solito. Qualcosa non quadra. 


Ascoltandola parlare ho un’intuizione: le chiedo di sdraiarsi e di portare la nuca verso il basso e sollevare il naso, di inarcare leggermente il dorso, poi chiedo di ruotare la testa leggermente verso sinistra…non cambia nulla,  quindi di cambiare verso destra ed inclinare la testa a sinistra, a questo punto noto che la respirazione cambia, si fa più profonda e ampia. Chiedo ancora di spostare  il naso poco poco verso destra e la bocca si sblocca, bel gioco di parole, ma l’effetto è ancora meglio.


La signora collega alla posizione  un trauma subito anni prima proprio in quella posizione. in quella posizione e dopo qualche secondo si blocca nuovamente.  La rimetto nella posa di prima per circa tre minuti dopodiché si alza cammina ed è completamente libera… Svolgo un reset del cortocircuito muscolare, con una metodica differente  e la saluto.  


Spiego quello che è successo. 


A volte dopo alcuni traumi,  il sistema nervoso ti  blocca nella posizione del trauma ed entra in allarme  ogni volta che provi ad uscirne si scatena il dolore, quindi rimani bloccato. Per capirci meglio un po’ come dopo un colpo della strega quando non riesci a raddrizzarti. Invece, enfatizzando la posizione del trauma,  il sistema si scarica e permette lo sblocco.

 Poi bisogna fare un reset per cancellare le memorie, come con la cronologia del computer.


La prima parte del rilascio è simile alla tecnica di Jones, solo che in questo caso ho usato la respirazione al posto dei punti di tensione per monitorare il tono. 


Il corpo ci difende a modo suo e spesso la difesa fa più danni dell’attacco.


#gaetanorosace #posturologia #postura #mandibola


Foto da Pexels

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