Quella di mangiare e dimagrire, o meglio: “dimagrire mangiando” è una delle grandi
speranze di cui si “nutrono” tutti quelli che amano il cibo e che hanno
problemi di peso. In un momento storico dove i programmi in tv parlano solo di
cibo, “limitarsi” con diete e alimentazioni corrette non è semplice. Effettivamente,
ci sono dei trucchi, che se usati possono agevolarti in questa direzione, ti
permettono di mangiare liberamente e di fermarti al momento giusto, senza
ingozzarti oltre misura. Questi trucchi servono a non farti perdere il gusto
del cibo e a preservarti da te stesso.
Ora ti aspetti una dieta, o un sistema alimentare, o un
prodotto miracoloso… niente di tutto questo, quello di cui ti parlo è un
semplice trucco.
Ho fatto delle ricerche in rete e non ho trovato niente a
riguardo, quindi è una mia intuizione, basata su delle attività che svolgo con i miei atleti e con i miei clienti, e come
accade in questi casi, notando i cambiamenti e ascoltando le persone ti accorgi che
l’esercizio oltre alla sua funzione serve anche ad altro. Occhio che voglio i
diritti.
Questa intuizione, prevede l’applicazione di un esercizio… Mentre si mangia.
Cominciamo con un’attività esattamente opposta:
hai presente quelli che fanno le gare a chi mangia di più,
gare basate sul numero di hotdog ingurgitati in un tot. di minuti, oppure patatine,
hamburgher ecc. Quegli atleti della tavola, figli dell’abbondanza ai tempi
dello junk food, usano un trucco per aumentare le dimensioni dello stomaco, per
dilatarlo e farlo diventare più capiente. Bevono molta acqua, tanta, prima e mentre
mangiano. Così facendo lo dilatano e permettono l’assunzione di quantità inusitate di cibo.
Il mio trucco invece è all’opposto restringere, ridurre il
punto vita, in modo da ottenere una sensazione di pienezza che permetta di
mangiare quello che serve fino a quando lo stomaco non dice basta, in pratica
rimanere dentro la fisiologia. Hai presente quando una persona è malata e deve
mangiare poco per un certo periodo? In questo caso, anche una volta guarita
avrà qualche giorno di tempo prima di riuscire a mangiare in modo “normale”. Si
deve ottenere quel “restringimento” dello stomaco.
Ad esempio, in agopuntura auricolare, o in auricoloterapia, esistono tecniche, che
usando punti specifici stimolano il
senso di pienezza dello stomaco. Per potenziare l’azione di questi punti si
stimolano pure i punti della rabbia e dello stress (che notoriamente sono causa
di fame nervosa o di craving), in questo modo si raggiunge il risultato
voluto facendoti mangiare meno, perché si inganna il cervello e il tuo stomaco risulta pieno senza
esserlo.
Invece con questo trucco, che sto per spiegarti gli aghi non servono, si ottiene un risultato
simile ma in modo meccanico.
Ecco cosa devi fare: Prima di iniziare a mangiare tira la pancia in dentro ( porta
l’ombelico indietro verso la colonna vertebrale e in alto verso lo
sterno) e tienila lì per tutta la durata del pasto.
Inizialmente non sarà semplicissimo, dovrai abituarti a tenere gli addominali in tensione, ti
scapperanno continuamente mentre mangi, ma piano piano ti abituerai e se lo farai anche durante il resto della
giornata, mentre cammini o corri o mentre stai seduto, o quando fai le faccende
avrai questi risultati: meno fame,
addominali più forti, meno mal di schiena e migliore postura.
Se poi la determinazione ti accompagna e ti abitui a fare
una routine di esercizi, bastano 20/30 minuti al giorno, fatti con una respirazione che preveda gli
addominali e la pancia risucchiati all’interno, in fase espiratoria, il tuo
punto vita si ridurrà di un bel po’ di centimetri. Otterrai giovamenti sia
sulla postura che sul pavimento pelvico.
Il tuo stomaco a
questo punto sarà normodisteso e
richiederà solo la quantità di cibo fisiologica.
Naturalmente prima di fare qualsiasi esercizio devi sempre
chiedere al tuo medico se l’esercizio va bene per te, e se un programma di
riduzione alimentare è adeguato al tuo stato di salute e al tuo stato di forma.
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