Un
progetto innovativo come si è rivelato “l’estate per sviluppare il talento”, a
distanza di qualche mese dalla sua realizzazione, merita un consuntivo, una
sorta di sintesi, da cui partire per ulteriori sviluppi e progetti simili per
organizzazione e finalità.
Il progetto
In
un momento di difficoltà economica delle piccole società sportive e di cecità
programmatica delle grandi, si assiste a un progressivo impoverimento delle
possibilità di sviluppo dei giovani atleti.
Mancano
le risorse economiche, con cui pagare dei professionisti dotati di capacità ed
esperienze tali da poter permettere ai giovani un salto qualitativo, e questo
provoca un vuoto di conoscenze, non essendoci appunto all’interno delle società
sportive punti di riferimento dotati di know-how tale da garantirne lo
sviluppo.
Dopo
aver ragionato per lungo tempo su queste difficoltà, e su come i ragazzi siano
aiutati a superare gli ostacoli in altri campi della loro crescita, come con il
doposcuola o le lezioni private di musica o arte, ho organizzato il progetto
studiando una triangolazione d’intenti, come in una piramide a base triangolare
con in cima il giovane atleta.
Da
una parte la società sportiva, pronta
a investire con le proprie risorse fisiche disponibili,ovvero i propri tecnici
e le proprie strutture, in un periodo, quello estivo, notoriamente privo di
attività federali.
Da
un’altra parte si collocano le famiglie,
singolarmente o in alcuni casi riunite in consorzio per finanziare l’attività
extra sportiva, come avrebbero fatto per qualsiasi attività extracurriculare dei
loro figli.
E
infine il professionista, che mette
a disposizione la conoscenza necessaria ad ampliare le basi per lo sviluppo del
talento.
Il
consorzio di famiglie paga il professionista, che esegue le valutazioni e programma
la metodologia operativa che poi verrà sviluppata dalla società, che otterrà un
doppio vantaggio: il miglioramento degli atleti e l’ampliamento delle
conoscenze dei propri tecnici.
Al
progetto hanno partecipato ragazzi provenienti da diverse discipline sportive, piccoli
gruppi e in alcuni casi singoli elementi. Il gruppo più numeroso, appartenente
alla stessa società, è stato quello di una società di basket di Catanzaro Lido,
la SMAF, costola della Planet Basket Catanzaro, dove la lungimiranza della
responsabile Prof.ssa Simona Pronestì coadiuvata dal preparatore fisico Valerio
Tolomeo hanno permesso la realizzazione del progetto.
Prenderò
ad esempio la SMAF per illustrare il progetto.
Il
Progetto era focalizzato su aspetti poco attenzionati durante la stagione
agonistica, ma fondamentali per lo sviluppo del giovane atleta: struttura
fisica, funzione motoria e postura.
Le
batterie di test hanno riguardato:
·
test muscolari
·
test posturali
·
studio appoggio podalico
·
foto-test strutturali
·
video-test funzionali
La
giornata di test nel caso della SMAFF, è iniziata alle ore 8,00 ed è terminata
alle 20,00, con una breve interruzione a metà giornata.
Raccogliendo
i dati in tre, è stato possibile creare
delle stazioni di rilevamento dati, che ci hanno permesso di sviluppare il
lavoro in circa 12 ore, contro le 21 occorrenti.
Ad
ogni ragazzo sono state scattate 72 foto, ogni foto era rappresentativa di un
test vero e proprio.
Volutamente si è scelto di essere ridondanti per consentire agli istruttori presenti di
arricchire il loro bagaglio di conoscenze, ciò al fine permettere loro di scegliere nel futuro i
test adatti alle loro esigenze, avendo
avuto la possibilità di conoscerne le
caratteristiche tramite il confronto. Tutti i test: muscolari, posturali, funzionali e
strutturali, sono stati incrociati tra loro.
Dopo
la fase di elaborazione, è stato creato per ogni ragazzo un protocollo
operativo strutturato su più livelli.
Li
elenco così da poter comprendere la complessità dello studio.
·
Esercitazione specifiche sulla
postura,
basato sui nodi delle catene muscolari individuali emersi dai test posturali.
·
Esercitazione di tipo
globale sulla struttura, secondo lo schema strutturo/posturale, emerso dalle foto/test
strutturali.
·
Lavoro fisico in palestra secondo uno
schema funzionale.
·
Sviluppo del senso
cinestetico, rilassamento muscolatura occlusale, ed altri rimedi che migliorano
schemi posturali specifici.
·
Lavoro fisico in piscina (in estate può essere una
valida opzione) programmato
dividendo i ragazzi in sottogruppi omogenei per caratteristiche estratte dai
test.
Organizzazione del protocollo
Una
parte del lavoro era da svolgere in autonomia da parte del ragazzo; una volta
appresi glie esercizi, li avrebbe eseguiti in autonomia presso la propria
abitazione. Essendo l’aspetto posturale un’area strettamente personale, c’è
bisogno che il soggetto entri nella mentalità del cambiamento ed operi in
autonomia per ottenerlo.
Una
parte, per ovvi motivi, era da sviluppare sotto il controllo diretto dei
tecnici della società, suddivisa in diversi momenti, uno dedicato alle
esercitazioni in palestra, ed uno alle esercitazioni in piscina.
Sviluppo del progetto
L’obiettivo
prefissato prevede di iniziare a porre rimedio ad alcune mancanze croniche
dello sviluppo del giovane atleta.
Le
mancanze di attività di “movimento spontaneo” dei giovani incidono
negativamente sulle loro possibilità di prestazione atletica, non permettendo
una maturazione progressiva del sistema osteoarticolare e coordinativo.
In
alcuni casi è stato riscontrato insufficiente sviluppo del sistema
propriocettivo, ricordo che la maturazione del sistema propriocettivo avviene
entro i 7 anni di età, nei casi in cui la maturazione risulta incompleta
bisogna agire durante tutto il periodo della crescita, e oltre, con esercitazioni
che stimolino adeguatamente propriocezione ed esterocezione.
In altri ragazzi si manifestava la difficoltà
a sopportare il normale carico fisico, per la comparsa di dolori articolari,
altri, ancora, mostravano posture già eccessivamente compensate in negativo che lasciavano presagire interruzioni precoci dell'attività agonistica.
La
batteria di test prodotta ha permesso di raggiungere due obiettivi: il primo,
quello di creare un identikit strutturo/funzionale dei soggetti e di
conseguenza lavorare in modo specifico ed individuale; il secondo, di fornire alla società un
metodo di valutazione semplice e facilmente ripetibile per analizzare alcuni
degli schemi strutturo/funzionali più importanti senza dovere passare
attraverso costose ed inutili certificazioni e soprattutto senza rimanere
ingolfati in protocolli di test importati dagli Stati Uniti che non danno
niente di più a ricerche di questo tipo, anzi rischiano di impegnare più tempo
in un ambito dove il tempo è sempre mancante.
Sono
state rilevate le misure antropometriche e le circonferenze delle cosce per
valutare eventuali dismetrie, o ritmi anomali della misurazione, indici di difetti di lateralità.
Come
test strutturo/funzionali essenziali sono stati usati:
·
test di massima flessione
·
test di massima estensione
·
test di massima inclinazione laterale destra e sinistra
·
valutazione del profilo iliaco dal basso. (verifica gamba corta)
Ulteriore
test accessorio:
·
Squat libero eseguito senza alcuna indicazione.
·
Sono
stati valutati anche, i seguenti test:
·
test di torsione
·
test affondo
·
test affondo con
bacchetta
·
squat guidato allo
stipite della porta
·
Squat test nelle cinque
varianti.
Tutti
fotografati sui 4 lati.
Sono
stati eseguiti come test anche dei filmati su tutti i lati i seguenti test in
movimento:
·
cross crawl a ginocchia alte, per verificare i compensi e la
coordinazione.
·
skip alto, per verificare
ritmo, compensi e differenze tra i due lati.
·
camminata libera, marcia avanti e marcia indietro per
evidenziare il ruolo del calcagno nello
svolgimento del passo, e la priorità di appoggio in valgo, varo o doppia
componente.
Elenco
i test posturali eseguiti anche se non rientrano nei test specifici di
controllo che potranno eseguire i tecnici, mancando loro l’addestramento necessario.
·
Valutazione del piede al podoscopio, e relativi test incrociati
con gli altri recettori e soprattutto se conforme al tipo di schiena.
·
Valutazione del ginocchio e rapporti con gli altri recettori.
·
Valutazione della colonna e rapporti con piedi e occlusione.
·
Valutazione entrata occlusale e rapporti con la colonna.
·
Valutazione entrata visiva e rapporti con l’appoggio podalico.
·
Test di Maddox.
·
Test di convergenza progressivo e Punto Prossimo di Convergenza alla mezza distanza di Harmon
·
Cover test
·
Test dio Romberg
·
Test Rotazione capo
·
Test dei rotatori
I test muscolari secondo la metodica della
Chinesiologia Applicata, sono stati applicati ai seguenti distretti muscolari:
·
Flessori della coscia – Tensore della fascia lata
·
Adduttori
·
Piriforme, gluteo medio
·
Gran dorsale
·
Grande pettorale clavicolare-piccolo pettorale
·
Psoas
·
Quadricipite
·
Deltoide anteriore
·
Sottoscapolare
·
Grande pettorale sternale
Risultati:
Con
questo gruppo non è stata volutamente creata una griglia di rilevamento statistico, per le
funzioni proprie della tipologia di lavoro e degli obiettivi prefissati. Non
escludo, in futuro, di creare uno studio statistico degli effetti di questo
lavoro su parametri diversi da quelli indagati per la realizzazione dei
protocolli.
Lo
sviluppo del progetto ha avuto risvolti positivi in alcuni casi eccellenti:
da notare che ancora i ragazzi eseguono parte del programma (area posturale) a casa nei
giorni di riposo, qualcuno anche tutti i giorni, eseguono parte del programma
(area strutturale) in campo a ridosso degli allenamenti. Grande merito va alla
Prof. Pronestì e al preparatore fisico Tolomeo per essere riusciti a fare passare il giusto messaggio ai giovani atleti.
I
risultati, a detta dei tecnici e di alcuni genitori con cui ho avuto degli
scambi telefonici, sono globalmente confortanti ed indicano la traccia da
seguire per aprire nuove strade.
Alcuni
dei ragazzi hanno avuto miglioramenti radicali, riuscendo ad allenarsi,
finalmente, senza affaticamenti articolari dovuti allo stress meccanico
provocato dagli allenamenti.
Finalmente
è stato possibile avviare un programma effettivamente mirato allo sviluppo del
giovane atleta ed alla prevenzione degli infortuni. In questo modo siamo
riusciti ad adempiere al nostro ruolo di guardiani
della crescita dei giovani atleti.
Gaetano
Rosace
Preparatore
Fisico
Esperto
di Postura e Movimento
le immagini utilizzate per la Piramide del MIglioramento sono di
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