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Piedi ed occhi comunicano?


foto di sjcockell
Riguardando uno dei registri, su cui annoto i risultati dei test eseguiti durante le valutazioni sulla performance posturale dei miei clienti, ho preso in esame un aspetto della postura poco conosciuto, con un enorme impatto sulla performance vitale e fisico-atletica, ovvero il rapporto tra piede ed occhio. Quindi chiedo: piedi ed occhi comunicano?

All'interno della batteria di test che produco, ne uso alcuni presi a prestito dall'ortottica:

preciso che il mio utilizzo dei test ha  scopi completamente differenti dall'originale, e non ha obiettivi diagnostici o terapeutici.

Il test a cui mi riferisco è il test di Maddox, un test orientato alla ricerca di eventuali forie orizzontali e verticali.
Si pone una bacchetta con una lente davanti ad un’occhio e si fa osservare una luce puntiforme a diverse distanze; in questo caso il soggetto vedrà una linea ed una luce e dovrà indicare se la luce interseca la linea o se è più alta o più bassa. La linea che non interseca la luce indica la presenza di una foria, o in gergo, di una verticale.

Perché lo uso? 

Perché è un ulteriore controllo sulle catene muscolari funzionali che attraversano il corpo dato i muscoli oculari hanno relazioni molto importanti con le catene muscolari.

In questo caso, sono alla ricerca delle forie verticali, quello che cerco sono dei micro-strabismi di scarsa o nessuna importanza dal punto di vista oculistico e ortottico, ma che possono essere indizi importanti dal punto di vista chinesiologico-posturale e sopratutto dal punto di vista della performance sportiva.

Conoscere questi dati mi permette di finalizzare il lavoro fisico di preparazione ed il lavoro di bilanciamento posturale.

Queste note non hanno presunzione ricerca, non so nemmeno se utilizzerò i miei appunti per compilare una ricerca con tutti i crismi, non ne sento il bisogno allo stato attuale, sono interessanti come spunto per tutti coloro che non hanno ancora capito che il corpo umano non è un assemblaggio di pezzi ma un "tutto" in continuo scambio di informazioni dove tutto influenza tutto ed è influenzato da tutto.

Ho preso visione di 50 valutazioni, età da 13 a 67 anni in maggioranza sportivi di vario livello: fitness, settore giovanile., amatoriale, diversi atleti professionista e alcuni sedentari,  al test sono risultati 27 positivi (presentavano delle verticali) e 23 negativi, i 27 positivi ( come i negativi) sono stati sottoposti ad altri test tra i quali:
a valutazione dell'appoggio plantare al podoscopio
test dell'airone per evidenziare la scelta dio appoggio dinamicotest della marcia avanti ed indietro (filmata)
test sull’appoggio dinamico in corsa (sportivi) 
test dei rotatori di Autet.
Non elenco l’intera batteria di test per ragioni di spazio.


I test sul piede sono stati messi in relazione con la tipologia della colonna vertebrale secondo Bourdiol e Bricot, per avere un quadro di riferimento globale.

Una volta avuti questi dati si è passati alla verifica tramite stimolazione cutanea delle catene muscolari, utilizzando diverse tecniche e secondo i principi del riflesso da stiramento. 


Risultato
In 26 elementi su 27, il test di Maddox dopo la stimolazione è cambiato, è diventato immediatamente negativo, in alcuni casi si è dovuta calibrare con attenzione la stimolazione per ottenere il risultato. 

Si è ottenuto ciò tramite una variazione dell’intensità di stimolazione.
Il soggetto che non ha subito cambiamenti, presentava una situazione posturale complessa e di possibile futuro approfondimento.

Note finali
L’esempio riportato che non ha alcuna finalità se non quella di aprire una discussione o almeno di far pensare agli operatori sportivi e del benessere, che il corpo funziona in un modo differente da quello che ci hanno insegnato, ovvero in modo globale.

Che questo funzionamento non è scontato, ma anzi è imprevedibile essendo influenzato da una molteplicità di fattori.

Guarda ad esempio i 23 soggetti negativi, che non lo ho scritto prima, ma presentavano tipologie di appoggio plantare e di schiena simili ai 27 positivi senza nessuna verticale al test di Maddox, evidentemente in questi ultimi più informazioni errate da parte di alcuni recettori hanno prodotto un maggiore lavoro del SNC alterando la tensione dei muscoli oculari.

Che le catene muscolari hanno un senso, almeno in questi caso non si può non discutere ( dimostrabile!!!) sulla reazione dell’occhio alla stimolazione cutanea del piede o di altre parti del corpo.
Che il piede è un organo di senso, come occhi, denti ecc. E quindi non va “accecato” con plantari che lo sovraespongono a stimolazione ampie e continue ma solo con progetti mirati.


E per finire che il benessere e la performance non può non passare attraverso uno studio approfondito del soggetto ed un’applicazione di metodi di lavoro precisi e supportati da conoscenze specifiche.

Insomma, non tutti possono fare le stesse cose, e le stesse cose in ogni caso devono essere personalizzate e quando necessario compensate.

foto di sjcockell

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