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Dolore muscolare e carenza di ferro

Popeye the crazy statue
Esiste una relazione tra dolori muscolari e carenze di ferro, come esiste una relazione tra le carenze di ferro e la fatica. Una buona norma da seguire, quando si lavora con atleti professionisti o giovani atleti in fase di crescita, è fare frequenti analisi del sangue, per controllare, tra gli altri, proprio i valori i depositi di ferro.


In genere cerco di fare coincidere le analisi ematiche con i test atletici e li correlo con la forza, la velocità e la resistenza. L’ideale è ripetere i test almeno ogni due mesi.

Non sempre è possibile eseguire i controlli ematici così frequentemente, a volte in alcune società con cui collaboro i medici  non ne capiscono l’utilità. Spesso provengono da altre specilità e non avendo maturato negli anni esperienza di lavoro con gli atleti pensano che basti un prelievo l’anno.

Impareranno con il tempo.

I casi di anemia tra gli sportivi purtroppo sono più di quelli diagnosticati, e solo con un monitoraggio medico e atletico costante si può intervenire per tempo.

Per quanto riguarda il ferro, vanno considerati alcuni fattori, sesso, età, etnia, attività sportiva praticata, abitudini alimentari.

Quando gli atleti presentano dolori muscolari, stanchezza, freddo ed a volte cattivo riposo, vanno subito ricercati i valori di ferro e ferritina, può essere utile anche la transferrina.  Spesso i dolori muscolari lamentati sono legati ad una diminuzione di questi ultimi due elementi. Si verifica una sorta di anemia senza ancora essere anemici. Avere un quadro costante legato ai test fisici e ai test ematici permette un riconoscimento immediato delle problematiche. Un errore è rifarsi esclusivamente alla scala di riferimento delle analisi ematiche.

Una volta scoperta la carenza, il medico deve valutare l’intero quadro clinico, non sempre la supplementazione è opportuna, a volte può essere addirittura nociva, come nelle pseudoanemie da diluizione, frequenti nei corridori di fondo, e presenti in forma minore nel calcio.

Una delle prime cose da fare è la correzione della dieta, abbinata ad una correzione del regime di allenamento. Prevenire in questo caso può essere realmente la soluzione vincente.

Buon lavoro


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