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Visualizzazione dei post da febbraio, 2010

Lavorare sull’energia

Una pratica diffusa tra chi pratica shiatsu è lo stretching dei meridiani energetici, di tratta di una serie di esercizi che servono ad allungare e bilanciare i meridiani. Oltre a questa tecnica è possibile lavorare sul meridiano tramite il movimento organizzato  o movimento consapevole. Prendendo ad esempio il meridiano del cuore, che segue il percorso : cuore, diaframma, intestino tenue dopo si divide, e mentre una diramazione attraversa la trachea  raggiunge l’occhio. La seconda diramazione attraversa il polmone e tocca l’ascella, da qui si dirige in basso lungo il braccio fino a terminare sulla punta del mignolo. I punti da fare entrare in connessione sono: diaframma, collo, occhio, ascella, braccio, mignolo. La costruzione di movimenti organizzati seguendo questi punti, porta a due tipi di risultato, il primo legato al movimento ed al suo sviluppo, il secondo all’armonizzazione dell’energia del meridiano e degli organi associati. Esempio: tutti i movimenti devono essere

Aggiustare la postura, inizio.

Se vuoi aggiustare la postura devi agire a più livelli, in caso contrario l’insuccesso è sicuro.  bisogna seguire una metodologia di intervento ben precisa, evitando di cadere in facili luoghi comuni. La cosa peggiore è la disinformazione,molti confondono la “ginnastica posturale” con la posturologia. E spesso no si comprendono quali possano essere le relazioni tra la propria postura ed il rendimento psico-fisico. Si  riesce finalmente a capire la relazione tra postura ed ernia del disco, o postura e cervicalgie, però se si parla di ernie e affini è facile creare confusione con altri professionisti, che pure usando nel loro parlato il temine postura non sono preparati in materia. Lo schizzo, rappresenta due posture tipiche, la prima la A è una postura in cui il corpo preferisce poggiare il peso sui talloni, i pettorali sono contratti e le scapole spesso alate, la normale curva cifotica è aumentata.  La seconda è una postura che privilegia il peso sulla parte anteriore del

Organizzazione, utilizzo del tempo per obiettivi.

Proseguendo il discorso iniziato con i due post precedenti, mi sposto sul piano pratico spiegando uno schema di pianificazione molto efficace ad ottenere l' organizzazione e l' utilizzo del tempo per obiettivi Per prima cosa, bisogna definire l’obiettivo della sessione di lavoro, mi riferirò ad una seduta di allenamento ma potrebbe riguardare qualsiasi attività umana. L’obiettivo centrale è quello che impegna per il 20% del tempo o il 30 o il 10, ma concorre al raggiungimento dell’80% del risultato. Stiamo parlando della fase più importante, se non abbiamo in mente quale deve essere il lavoro da compiere in questa fase  stiamo sprecando tempo, falliremo. Definito l’obiettivo devono essere  scelti i mezzi e il sistema di utilizzo ovvero il metodo. A questo punto dobbiamo costruire il resto della sessione.  Per arrivare alla “zona” o meglio al “core” bisogna prevedere una fase propedeutica, un riscaldamento.  Questo può avere due connotazioni, la prima possibilit