martedì 25 agosto 2009

insegnare tecnica e tattica in modo non lineare

Insegnare la tecnica e la tattica è difficile, perché è difficile farsi comprendere, certo basta fregarsene, ma per chi vuole realmente raggiungere grandi obiettivi credo sia meglio lavorare un po' su questo aspetto, si guadagnerà tempo e sarà più facile ottenere risultati, sempre se i contenuti meritano.

Ho notato che quando si insegna qualsiasi cosa è difficile raggiungere tutte le persone allo stesso modo, in ambito sportivo diventa ancora più difficile insegnare perché il pubblico non sempre è sintonizzato sullo speaker, o meglio questo non è sintonizzato sul pubblico.

I modelli di insegnamento che si adottano normalmente in determinati ambiti sono di tipo lineare, i sistemi ricettivi del pubblico spesso non sono sintonizzati per questo tipo di segnale.

Alcuni uditori, come gli sportivi e gli artisti hanno in comune la difficoltà a percepire comunicazioni lineari, perdono subito la concentrazione si distraggono e non traggono beneficio, sia che si tratti di spiegazioni tecniche o spiegazioni tattiche molti non capiscono o ci impiegano troppo tempo. Alcune carriere sono stroncate da difetti di comunicazione. Cosa fare allora?

Prima cerchiamo di capire come funzionano gli emisferi cerebrali.

Emisfero sinistro: l'informazione è elaborata in modo lineare, logico, razionale, le rappresentazioni testuali e verbali sono metabolizzate rapidamente, in compenso ha difficoltà a costruire al di fuori del conosciuto e del logico.

Emisfero destro: l'elaborazione dell'imput è di tipo non lineare, intuitivo, globale, non verbale, gestuale, risponde alle informazioni strutturate secondo rappresentazioni gerarchiche, secondo i simbolismi e le sequenze cromatiche.



Perchè ho accomunato gli artisti e gli atleti. Le cose i comune tra le due categorie sono parecchie, l'ambisdestrismo provocato ad esempio, se ci ragionate chi suona uno strumento o fa uno sport si trova spesso a dover utilizzare l'arto non dominante in modo massivo, con messa in gioco dell'emisfero non dominante. Ecco perchè spesso, alcuni, al di fuori del contesto sport e spettacolo sono alquanto confusi.

Scoprire quale sia l'emisfero dominante è oggetto di studi da decenni, io eseguo due test uno semplice ed uno leggermente più complesso, il primo è basato sull'occhio direttore (è un test posturologico) in genere l'emisfero dominante è l'opposto dell'occhio direttore, il secondo è una serie di domande che creano una risposta oculo-motoria.

Appurata la stazione radio su cui sono sintonizzati i vostri atleti potete iniziare a prepararvi ad insegnare in modo appropriato.

altri post sull'argomento insegnamento e allenamento li trovate a partire da questo link:

allenare la coordinazione III^ parte








Nessun commento:

Posta un commento

  La prima novità del 2024 è la confezione di un programma, acquistabile solo   online, adatto a sciogliere i nodi posturali più frequenteme...