Respiriamo esclusivamente per vivere. Durante la giornata viviamo momenti che ci fanno passare attraverso i tre stadi gestiti dal sistema autonomico: ci spostiamo da stati di sicurezza e connessione, a stati di massima allerta, a momenti di buio profondo, in un continuo avvicendarsi di emozioni che ci portano su e giù come farebbe l’ascensore impazzito di un condominio estremamente problematico. Per capire meglio devi sapere che la corteccia prefrontale, la parte anteriore e superficiale del cervello, è deputata a formulare pensieri coerenti, cosicché quando non riesce a codificare i segnali che riceve dal sistema autonomico, essendo impossibilitata a fare il suo lavoro, ovvero prevedere il futuro in base a informazioni certe, produce dei film mentali che nemmeno Stephen King potrebbe sceneggiare meglio.
La respirazione non si insegna… La respirazione si interpreta a secondo del momento in cui si ferma l’ascensore degli stimoli emozionali. Questa esperienza introduttiva apre ad un modo diverso di gestire la respirazione. Faccio assaporare alcune delle tecniche che uso nei miei corsi per capire che ogni momento della nostra giornata è diverso, e che ogni attimo deve essere “respirato” diversamente. Tutti dobbiamo ottenere una qualche performance, che può essere: giocare una partita, salire le scale portando la spesa, affrontare un esame, parlare in pubblico, ecc. Se lo si osserva nella cornice adatta tutto nella vita è prestazione, senza essere necessariamente competizione. Devi solo imparare a spingere il tasto che che ti porti subito al piano giusto usando il respiro adeguato.
Questa è un’esperienza pratica, dura 60 minuti, si fa a coppie, un genitore e un figlio che abbia più di 14 anni, così da ricaptare la connessione con schemi riposti in qualche scaffale impolverato della mente inconscia.
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Gae Rosace
il preparatore globale … chi altro?
Sono sempre in parecchi quelli che mi chiedono cosa fare con le contratture ed i postumi dei crampi ai polpacci. I commenti sono: ho i polpacci di pietra , si sono induriti improvvisamente e così sono rimasti, li ho completamente contratti, ho avuto una distrazione di 9 mm .. Ecc. Ecco alcuni semplici consigli per recuperare prima questa fastidiosa evenienza. E' d'obbligo il controllo medico, ecografia o RMN, vedrà lui cosa fare, ma va fatto, poi se tutto è ok, puoi procedere con le mie info. Questo perché, se pensi di fare da solo, di decidere di cosa si tratta, sei nel immerso letame fino al collo, è sono stato gentile. Le cose da fare N° 1, scaricare la catena miofasciale posteriore , basta mettere un piede su una pallina di gomma dura, molto dura e fare scorrere la pianta per una decina di minuti, e così si ottiene un piccolo sbocco di tutta la catena di muscoli che parte dal piede e raggiunge il collo, con il conseguente rilassamento. N°2, La sec
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