Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2023

PRESTAZIONE, POSTUROLOGIA E TEORIA POLIVAGALE.

  PRESTAZIONE, POSTUROLOGIA E TEORIA POLIVAGALE. Oltre la teoria   Un bel pò di anni fa mi fu chiesto cosa fosse la postura, risposi con la mia, personale, definizione, che da allora non è mai cambiata: la postura è una reazione agli stimoli interni ed esterni al corpo. Alcuni rimasero perplessi, legati ad un’immagine della postura ben definita e bloccata al concetto di entrate posturali (Bricot 96), o addirittura, a un qualcosa di esclusivamente meccanico, (Litteljhon), (Mezieres) (Kapandji 1983) (Denis-Struyf 1996) rimasi fermo sulla mia posizione, convinto che il sistema nervoso raccolga le informazioni anche  dal sistema simpatico e dal parasimpatico e soprattutto dall’espressione del carattere dell’individuo. Ora è più facile ragionare  su questi concetti, venti anni fa molto meno. Oggi, infatti, è di dominio comune l’esistenza  del “secondo”cervello,  il cervello enterico. Dopotutto la nostra postura cambia se abbiamo una paura folle, o uno spavento ( Lowen 1998), (Myers 2006

Allenarsi a digiuno

  Allenarsi  a digiuno Quando facevo atletica leggera una delle tecniche che usavo per migliorare l’utilizzo dei grassi era allenarmi a digiuno. Poi ho continuato  a farlo in modo saltuario anche quando ho smesso di fare sport professionistico. Oggi ti  darò alcune indicazioni sui perché di questa pratica. Per prima cosa chiariamo che allenarsi realmente a digiuno significa non essersi alimentati nelle 12 ore precedenti. Questa pratica delle 12 ore di digiuno la utilizzo con i miei atleti e clienti indipendentemente se dopo faranno allenamento  o meno. Quelli più “quadrati”, concedimi questo termine per definire chi è veramente concentrato sull’obiettivo, hanno organizzato la cena e la colazione in modo che siano trascorse almeno 12 ore tra i due pasti, queste tempistiche producono molti vantaggi ed evitano che si caschi nell’errore tipico di chi fa il digiuno intermittente di 16 ore  che può provocare calcolosi alla cistifellea(Longo 2016, 2021). Una nota: in India è normale per alcun

trauma muscolare, come recuperare velocemente.

  Ultima revisione  del post maggio 2023 Intanto, una domanda, che nessuno si fa mai: ma quali sono i tempi fisiologici di riparazione di una ferita? Secondo Banks,  le fasi di guarigione di una lesione sono tre. Attenzione si fa riferimento ad una grave lesione con interessamento della parte tendinea, però rende chiari i tempi biologici di riparazione. Cerco di renderla più semplice possibile omettendo alcuni passaggi molto tecnici. 1. fase infiammatoria , divisa in due periodi. Il primo di circa tre giorni durante i quali avviene la prima cascata di fattori di crescita. Il secondo periodo dura circa dieci giorni ed è il periodo di attivazione dei fibroblasti. 2. la seconda fase si sovrappone con la prima e dura da uno a due mesi, in questo periodo si forma il tessuto di granulazione, che prodotto in forma massiccia si deposita dentro ed intorno alla ferita. 3. l'ultima fase è quella di rimodernamento, durante la quale diminuisce la proliferazione cellulare e la lesione viene &quo

Fare respirare genitori e figli in un palazzetto

Respiriamo esclusivamente per vivere. Durante la giornata viviamo momenti che ci fanno passare attraverso i tre stadi gestiti dal sistema autonomico: ci spostiamo da stati di sicurezza e connessione, a stati di massima allerta, a momenti di buio profondo, in un continuo avvicendarsi di emozioni che ci portano su e giù come farebbe l’ascensore impazzito di un condominio estremamente problematico. Per capire meglio devi sapere che la corteccia prefrontale, la parte anteriore e superficiale del cervello, è deputata a formulare pensieri coerenti, cosicché quando non riesce a codificare i segnali che riceve dal sistema autonomico, essendo impossibilitata a fare il suo lavoro, ovvero prevedere il futuro in base a informazioni certe, produce dei film mentali che nemmeno Stephen King potrebbe sceneggiare meglio. La respirazione non si insegna… La respirazione si interpreta a secondo del momento in cui si ferma l’ascensore degli stimoli emozionali. Questa esperienza introduttiva apre ad un modo