Ciao,
ti dico subito che le parole chiave di questo mio lavoro diviso in tre parti sono:
consumo calorico, dimagire, velocità, zavorra, sabbia, salita, temperatura corporea, prestazione, sconfiggere il diabete.
Sarà divertente e ti farà scoprire cose che potrebbero cambiarti la vita.
La camminata brucia calorie è il mezzo di allenamento più prescritto e più usato in assoluto. Allo stesso tempo è anche quello più abbandonato in corso d’opera.
È apparentemente innocua, ma non lo è affatto, ed è apparentemente semplice, ma non lo è per nulla.
Ora ti aiuto a capire come sfruttare al meglio la camminata per raggiungere uno stato di forma ottimale.
Per prima cosa devi comprendere che ogni attività, per essere controllata, necessita la conoscenza delle variabili che la regolano.
Le variabili che influenzano la tua camminata sono tre più una nascosta:
I chilometri che percorri, (il tempo che hai deciso di spendere)
Il tuo peso corporeo
La velocità.
Mentre quella nascosta è l’economicità del passo.
Per farti capire meglio inizio con la storia di tre gemelle identiche: Anna, Pina, e Gesualda, l’unica differenza apprezzabile è che la Pina pesa 10 kg in più delle altre due. Pesa 70 kg.
Anna vuole dimagrire e per tre volte la settimana si è ritagliata due ore di tempo per camminare. Naturalmente porta con sé le sorelle. Camminano alla velocità di 5 km/h.
Dopo circa un mese, vedendo pochi risultati si spazientisce e guardando le App. sui telefonini scopre che lei consuma mediamente 360 kcal, la Pina 420 e Gesualda 330.
Pensando che le calorie consumate equivalgono solo a ½ pizza margherita si innervosisce, ma dopo un poco si calma, perché capisce il motivo.
La cosa che realizza purtroppo la deprime, tanto da decidere di smettere di camminare, perché pensa non ne valga la pena.
La Pina consuma il 17% più di Anna perché è più pesante, i 10 kg elegantemente portati a spasso la aiutano a consumare di più.
Anna sa di non poter ingrassare ( pesare di più) per poi dimagrire e quindi si rattrista capendo di consumare troppo poco per il tempo impiegato a camminare.
Poi si chiede: ma perché Gesualda consuma meno?
Ora ti svelo l’arcano.
Intanto devi comprendere che ognuno di noi è differente. Alcuni di noi hanno una maggiore fluidità meccanica nel muoversi e consumano meno. Sono più economici.
Gesualda ad esempio è da sempre famosa per le movenze delicate da ballerina classica. E’ infatti una camminatrice leggiadra.
Ora, per capire come poter aiutare Anna, ti racconto quello che faccio io quando alleno un camminatore sportivo.
Devi sapere che il passo di una persona che cammina o marcia somiglia ad una ruota quadrata, questo comporta una grande oscillazione verticale del centro di gravità, immagina un quadrato che rotola su un piano, ogni volta che il centro di gravità si trova perpendicolare allo spigolo è su in alto, poi crolla quando il quadrato poggia su un lato.
Una persona che corre ha un passo che somiglia più a una ruota vera e propria.
Devi pure conoscere che la velocità della camminata ha un limite fisico che è rappresentato dal momento della rottura del passo, cosa che si verifica quando non puoi più aumentare la velocità e per farlo devi iniziare a marciare o correre.
Quando arrivi nei pressi del punto di rottura del passo, le pulsazioni cardiache sono aumentate, la tua respirazione è più frequente, e la sudorazione si fa abbondante.
Questo perché per gestire le oscillazioni del centro di gravità devi usare di più le braccia e il tronco.
Questa cosa comporta anche un consumo in più, perché il maggior lavoro muscolare allunga i tempi di recupero, cosa che aumenta il consumo del metabolismo a riposo facendoti bruciare calorie mentre dormi.
Ma a che velocità si raggiunge il consumo ideale per tutti?
A parità di allenamento conta la morfologia:
dalla mia esperienza sul campo, la camminata veloce per un soggetto di statura media, per essere efficace, deve essere eseguita tra 6,5 a i 7 km/h.
Naturalmente se il soggetto è alto due metri potrà camminare anche ed oltre gli 8 km/h, mentre se è alto un metro e 50 avrà inizialmente difficoltà a superare i 5 km/h.
Ora andando veloce al limite della rottura del passo Anna ha la sua prima scelta strategica per fare della camminata una vera brucia grassi.
Senza contare il tanto tempo risparmiato andando più veloce.
Anna, abbiamo detto, cammina normalmente per 2 ore a 5 km/h. Ora se cammina a 6,5 km/h per prima cosa riduce il tempo di camminata da 2 ore a 1h e 35 minuti, in più altera il metaboilismo a riposo consumando più calorie durante e dopo l’attività.
In più, il suo corpo, dovrà trovare dei modi per reagire allo stress indotto dall'attività fisica e il primo sarà proprio perdere peso.
Ma non finisce qui, continua a seguirmi negli episodi successivi e ti racconterò delle altre scelte di Anna e delle sue sorelle, e saprai quanto si consuma di più quando indossi una zavorra, oppure se cammini in salita, o procedi su terreni morbidi, contro vento ecc. conoscerai i rapporti con il diabete, con alcune tecniche di preparazione, ecc.
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