Storie
Il mistero del ginocchio traballante
Anni fa lavoravo esclusivamente con le società sportive ed ero io ad occuparmi anche delle rieducazioni. Facevo solo quello, nei pochi momenti liberi facevo freediving e la notte studiavo.
Ho rieducato tantissimi atleti che avevano rotto i legamenti crociati, sembrava una moda romperseli…tanto che ho creato un protocollo specifico, che è un portento per i risultati che da, lo trovi sul mio canale YouTube.
Uno di questi giocatori, simpaticissimo, una vera testa d’asino, a circa tre mesi dall’intervento aveva recuperato quasi completamente, eravamo tutti molto soddisfatti, tanto che stavamo programmando il rientro, quando, una mattina, mentre faceva un esercizio, dice di avere fastidio.
Stupito, gli chiedo cosa avesse, e mi risponde che sente il ginocchio molle… lo faccio controllare dal medico e questo mi dice che il ginocchio non è stabile come nei giorni precedenti, e che non capisce come possa essere accaduto.
Interrogo nuovamente il ragazzo dice di avere avuto degli incubi e che forse ha dato calci nel sonno…
Poi, poco dopo, cambia versione e dice che forse era stato il cane a dargli una testata… poi ha provato a farfugliare altro, al che, io, scocciato l’ho mandato a quel paese e sono andato via.
Alla fine della fiera, recuperò nuovamente e tornò a giocare.
Questa cosa per me è diventata un tarlo nella mente. Dovevo capire dove stava l’errore.
Facciamo un salto temporale di tanti, tanti, anni e arriviamo ai giorni nostri.
Ho incontrato l’ex giocatore poco tempo fa, e mi ha confessato tutto. Mi ha detto che si era fatto male cadendo da un cancello che stava scavalcando…
Il mio cold case è stato risolto. Finalmente! Il colpevole è il deficiente.
Non ho indagato sul perché scavalcasse un cancello, spero per lui che stesse inseguendo, o scappando da qualche perizoma… o conoscendo il tipo, chissà per quale stupido motivo goliardico e molto meno romantico.
Chissà se ne è valsa la pena.
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