Per evitare confusione spiego la differenza tra me e altri professionisti. Con altri professionisti intendo: medici, fisioterapisti, osteopati e chiropratici. Pure avendo in comune lo studio della stessa anatomia e fisiologia siamo molto differenti per ruolo e obiettivi.
Come dicevo prima è bene evitare confusione.
Farò degli esempi così tutto diventa più semplice.
Se
un soggetto ha una cistite - o qualunque altro malanno - per prima cosa
andrà dal suo medico che dopo l’anamnesi e l’esame obiettivo formulerà
una diagnosi. In questi tre passaggi è racchiusa tutta la Sapienza
Medica che porta alla cura. La cura, potrà comprendere: antibiotici,
antinfiammatori e integratori, oltre che delle terapie fisiche. Il
terapista, in una situazione come questa interverrà, quando chiamato ad
agire dal medico, e applicherà la sua arte riabilitativa sulla tonicità
della vescica tramite terapie fisiche come il Biofeedback o altri mezzi
della fisioterapia. Un osteopata, se interpellato, si occuperà della
mobilità dell’organo e delle sue connessioni somatiche, ad esempio, la
relazione tra vescica e osso scafoide o con le lombari alte. In modo
simile il chiropratico si occuperà delle disfunzioni vertebrali e della
reattività di un muscolo associato all’organo, cosa che potrebbe
inibire la vescica. In genere, nel 90% dei casi, il medico risolve
tutto subito o al massimo risolta la fase acuta, demanda al terapista la
parte riabilitativa se si devono normalizzare le funzioni dell’organo.
Per un’altro 5%, se il soggetto non recupera, un buon osteopata
potrebbe ripristinare la mobilità della vescica e facilitare la
guarigione, oppure a scelta del paziente può intervenire il
chiropratico con tecniche differenti e obiettivi simili.
Al che, la domanda spontanea è: tu che fai?
Intanto non sono ne un sostituto ne un’alternativa alle figure precedenti, semplicemente faccio una cosa molto differente.
Allineo il mio cliente. Lo riporto in piena efficienza e lo rendo in grado di vivere la vita che merita al meglio.
Non
mi interessa la vescica in quanto organo, ma il corpo che la contiene.
Analizzo tramite una valutazione molto articolata la posizione che
assume
il/la cliente, e la funzionalità nel movimento, da questa
valutazione nasce il progetto, un protocollo, che ha l’obiettivo di
migliorare gli equilibri muscolari e articolari e riportarli in uno
stato di neutralità funzionale. Migliorata questa, il corpo torna ad
essere una fabbrica in piena efficienza.
La mia posizione si
colloca o come prevenzione nel caso di un cattivo atteggiamento
corporeo e di un deterioramento del movimento, oppure, sul soggetto
clinicamente guarito o cronicizzato, divento molto utile per
ripristinare gli schemi corretti di movimento.
La valutazione che
adopero non è una visita come quella del medico, perché la mia è una
ricerca, che deve mettere in luce come il cliente è disallineato e
perché il suo movimento è poco efficace, non devo scoprire malattie.
Un
medico può formulare una precisa diagnosi di malattia anche in tre
minuti. La mia non è una diagnosi e richiede molto più tempo per essere
sviluppata.
La valutazione posturale funzionale si compone di 4 fasi
Una sequenza di test posturali
Lo studio video/fotografico
Lo studio della funzionalità muscolare
Il test reset, che consiste nel portare il/la cliente in uno stato di equilibrio.
Tutto questo andrà elaborato e
Ognuno ha un suo scopo, Ecco la differenza.
Questo
metodo nasce da quello che ho fatto per tantissimi anni per rendere
efficienti gli atleti, l’anatomia e la fisiologia sono le stesse degli
altri ma nel mio metodo si osservano cose differenti.
Se il
corpo è allineato, il corpo funziona. L’area del bacino, faccio un
esempio, è un contenitore per gli organi pelvici, quando il contenitore
ha subito una qualche deformazione posturale, il contenuto tende a
strabordare e gli organi, che sono trattenuti da legamenti, cambiano
posizione stirandoli.
Allineando il soggetto, la vescica può
tornare in una posizione consona e migliorare così la sua funzionalità.
Ma l’obiettivo è globale perché allineando il soggetto si ridurrà la
lordosi lombare, i dischi intervertebrali guadagneranno lo spazio
perso idratandosi nuovamente, sparirà il gonfiore sotto ombelicale,
perché il bacino, allineandosi, tornerà a contenere gli organi pelvici,
migliorerà la respirazione e di conseguenza l’umore.
Il mio
intervento in casi come questo si pone prima come attività preventiva e
dopo come attività utile a normalizzare postura e funzionalità.
Purtroppo
non si può migliorare con un poco di ginnastica tre volte la settimana,
bisogna integrare più elementi per ottenere rapidamente un corpo
funzionalmente evoluto e sano.
Tutti siamo nella stessa situazione.
Tutti perdiamo la postura e il movimento funzionale accusando problemi e
vari patemi, provocati dalle ore passate a lavoro, a fare le faccende
di casa, a stare davanti alla Tv o al computer, a stare in macchina, o a
fare altre cose che con il tempo portano il corpo a perdere
l’allineamento. Purtroppo non si può migliorare con un poco di
ginnastica tre volte la settimana, bisogna integrare più elementi per
ottenere rapidamente un corpo funzionalmente evoluto e sano
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