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Considerazioni sull’articolo, pubblicato su Wired di maggio e giugno, TECNO SCIAMANI alla ricerca di una cura esoterica per un mal di schiena cronico

Sono entusiasta di Wired, questa rivista è eccezionale, forse solo una in passato ha avuto un taglio simile, ma ero ancora all’Isef allora. Se volete un consiglio compratela, per me che mastico solo l’inglese tecnico, l’edizione italiana della statunitense Wired è una favola.

Leggendo il numero di maggio sono rimasto per un attimo stupito dal titolo e poi anche un poco incavolato (solo sulle prime battute), tanto che volevo scrivere una lettera di protesta, poi ho continuato la lettura, mi sono soffermato a ragionare, conta fino a 10 diceva un mio allenatore, ho aspettato l’uscita di giugno e ora scrivo questo post, sfruttando il godibilissimo articolo per parlare di alcune situazioni tipo che incontro con i miei clienti.
Articolo scritto da Carlo Pizzati e illustrato magistralmente da Matteo Guarnaccia, leggetelo. (le illustrazioni mi ricordano un poco lo stile di Pratt.)

La mia prima reazione è stata dal titolo del primo paragrafo, IL POSTUROLOGO DI VICENZA, e fino qui ero contento, se ne parla finalmente, ho pensato, poi leggendo il tutto sono rimasto all’inizio un poco deluso, ma veniamo al dunque.
L’autore soffre di un mal di schiena cronico ed inizia un giro del mondo alla ricerca della cura definitiva, il primo posto è vicino casa sua ovvero nello studio del posturologo di Vicenza, questo tizio da quello che si capisce è un dentista votato alla posturologia, effettivamente ora sono in molti, fa un’analisi della postura con una pedana stabilometrica, corregge l’occlusione con un nuovo tipo di ortesi (alph) e bilancia la postura.
Nota: qui la mia prima arrabbiatura, la postura è una performance globale, purtroppo negli anni la si è trasformata in un sistema di “cura” tradizionale, perchè chi la pratica provenendo dalla classe medica, vedrà il soggetto solo sotto l’ottica della specializzazione di provenienza, il dentista guarderà la bocca; il podologo il piede; l’oculista l’occhio; dimenticandosi che pure avendo trovato una causa, o la causa, il corpo ha maturato tante altre problematiche. Ricordiamo pure che la forma che imprimiamo ai muscoli ed alle ossa non può essere cambiata in un giorno. Rimodellare vuole il tempo che vuole.
Il motivo per cui mi ero arrabbiato non era solo per il posturologo ma per avere accomunato la posturologia, ricordo che al momento è l’unica pratica trasversale alla medicina accettata in qualche modo dalla medicina ufficiale, con i tecno-sciamani che di cui si parlerà dopo nell’articolo, però dopo mi sono calmato ed ho apprezzato, anche i tecnosciamani.
Non avendo trovato giovamento l’autore parte per il giro del mondo, e fa tappa negli States, qui incontra una Rolfer, cos’è? chiederete voi, il rolfing è una tecnica inventata da Ida Rolf, parecchi anni fa, che ha come obiettivo una manipolazione profonda dei tessuti muscolari per ridare loro una direzione ed una consistenza adeguata, alla ricerca della resilienza muscolare. L’autore fa una seduta e pure uscendone un poco sballottato (il rolfing ti destruttura, non ha grandi miglioramenti.
Nota: il punto è che il rolfing o Integrazione posturale, prevede un ciclo di 10 sedute in almeno 10 settimane, ogni seduta ha un obiettivo preciso ed è concatenata alle altre, e poi il rolfing non è nato per togliere i dolori, ma per “aggiustare” la forma. Se poi il dolore passa, si è fortunati, credo lo dicesse la Rolf.
Il viaggio continua atraverso seminari di Yoga, analisi dell’aura al quantum biofeedback con datazione del trauma ad oltre due secoli prima, visualizzazione degli angeli custodi e dei chakra.
Tra effluvi di salvia bruciata riprende il viaggio e va in argentina.
Cavolo ora che ci penso ho un sacco di amici argentini.
Qui incontra una guaritrice che usa i tachioni.
Nota: mi sono imbattuto nei tachioni o meglio nel loro uso alcuni anni fa, ne parlerò magari in un altro post. Se siano tachioni o emettitori di campi elettromagnetici non lo so, però alcuni minerali come il quarzo, emettono un campo eletrico che può essere usato in posturologia per la costruzione delle solette di riprogrammazione, o nelle ceramiche dentali.
Eccezionale questo passaggio con il trattamento subito dall’autore da leggere.
I dolori passano però tornano subito dopo, e si va da un altro sciamano.
Adesso si parla della camera Kirlian, prometto che vi spiegherò un giorno, è l’antesignana degli strumenti tecnologici per la lettura dell’aura, o meglio per determinare le variazioni del campo magnetico umano, animale, vegetale, e minerale.
Dopo una nuova seduta di gruppo con relativa trance dello sciamano lo scrittore si fa “analizzare” l’aura per scoprire nuovi mostri da scacciare,si proprio mostri.
Il viaggio continua tra le litigate con la propria compagna, e finisce in Umbria dove si dedica alla meditazione, l’articolo finisce con un miglioramento del mal di schiena, la separazione dalla compagna e la programmazione di un nuovo viaggio, in India.

Nota: perché vi ho raccontato tutto questo? Intanto perché il racconto merita, poi pl’autore ha racchiuso dentro il racconto una tipologia di clienti ben precisa, per finire, perché il dolore quando è cronico ha più motivazioni per rimanerci dentro. In riferimento alla tipologia di clienti e alla continua ricerca,un mio insegnante diceva, sghignazzando, che, i pazienti sono come l’energia devono circolare (secondo me per lui l’energia erano i soldi). Sono molti quelli che passano da un terapeuta all’altro alla ricerca della fine dell’arcobaleno, la loro può essere una ricerca di due tipi, esistenziale ed introspettiva come quella dell’autore dell’articolo, dove il dolore rappresenta qualcosa di profondo, radicato, limitante allo stesso tempo, fastidioso ma utile compagno di viaggio. Per altri il dolore è un alleato, e non vogliono che passi, perché non avere più dolore può far cessare la presa che si ha sugli altri, perdere un qualche potere. Ed interrompono il lavoro prorpio quando sono quasi arrivati alla fine del percorso.
Infatti, per sconfiggere una malattia lo si deve per prima cosa volere, veramente intendo.
Il dolore cronico è legato alla struttura ed alle emozioni. Senza scomodare gli esorcisti, dentro il dolore c’è un mondo intero di cose cattive e di cose buone.
A volte anche un rapporto difficile conflittuale con il/la compagna/o può scatenare un dolore, però prima di rompere un rapporto per il mal di schiena, fidatevi, abbiamo i mezzi per scacciare il dolore, “la tecnologia c’è lo permette”. Come direbbe l'uomo da 6 milioni di dollari.
Alla domanda dell’autore, sulle tecnologie e il loro rapporto con la spiritualità, io rispondo che essendo tutte e due di natura umana vanno benissimo assieme.

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