
post modificato il 22-06-2010
Tutti conoscono l’importanza dell’acqua, tutti bevono, alcuni poco altri molto, ma non tutti sanno che il bilancio idrico è parte integrante della prestazione fisica.
Senza mettere in mezzo numeri e percentuali per quantificare la presenza di acqua nel nostro organismo, dobbiamo ricordare che è presente in modo massiccio in tutti i tessuti e che la mancanza d’acqua è la seconda possibilità di morte per carenza di un elemento naturale, la prima è l’aria, la seconda è l’acqua, ecc.
Le funzione dell’acqua sono molteplici, idratazione, ovvero ristabilire il normale livello di liquidi nei tessuti, veicolo di nutrienti, attuazione dei processi di trasformazione energetica, senza acqua non partirebbe la scissione degli alimenti in sostanze nutritive che non potrebbero essere trasportate. Regolazione termica, ecco perchè in alcune situazioni si suda appena si beve. E molto altro.
Il consumo d'acqua
Il corpo perde un litro, un litro e mezzo d’acqua attraverso la respirazione, altrettanto attraverso l’urina, ed una piccola quantità 150 ml attraverso le feci. Ad una temperatura di 18-20° in condizioni di riposo si perde 1 ml minuto; con l’attività fisica si perdono 14/18 ml minuto.
Quanta acqua
Lo IOM Institute of Medicine della National Accademies di Washington, raccomanda per il sedentario carichi di liquidi da 2,7(per le donne) a 3,7 litri (per gli uomini) al giorno!!!
Quando bere di più
Senza entrare negli aspetti medici dell’articolo, (patologie connesse alla scarsa idratazione) riporto qualche mia esperienza statistica, in fase di riprogrammazione del movimento dopo ricostruzione di LCA, o interventi alla spalla, sono più lenti a recuperare quelli che bevono meno, lo stesso accade con i clienti con problematiche importanti al tratto lombare, dischi disidratati, protusioni ecc. sono quelli che bevono poco, da considerare anche che su quest’area si ripercuotono le problematiche renali, epatiche e digestive.
Rapporto acqua performance.
Intorno ai primi anni novanta si vendeva un kit per misurare l’idratazione degli atleti in gara, infatti è già dalla fine dell’ottocento che si riconosce alla mancanza d’acqua un decremento nella performance.
Negli sport ad attività prolungata un decremento del 2% rispetto alla massa corporea provoca peggioramento delle funzioni cardiovascolari della termoregolazione e nervose centrali.
Nelle esercitazioni a carattere intermittente sembra che la percentuale rispetto alla massa corporea debba essere leggermente più alta, ma non di molto.
Temperatura ottimale dell’acqua.
Deve essere fredda ma non gelata, dai 15 ai 21 gradi.Segnali di scarsa idratazione, bocca impastata, e urine scure,mal di testa, minore coordinazione;
progressivamente si possono percepire: leggeri capogiri spasmi, formicolii. I crampi nelle esercitazioni a carattere intermittente, provocati da aumento della temperatura e alla deplezione massiva dei liquidi sono un altro segnale da non trascurare.
In questo caso intervenire tempestivamente può cambiare le cose.
Quindi bere prima, durante e dopo.
Acqua e dieta
Idratare e reidratare, attenzione a consigliare agli atleti diete povere di sodio, il sodio come si sa trattiene i liquidi e specie le atlete tendono ad eliminarlo dalle proprie diete, però una dieta povera di sodio aumenta la diuresi, quindi si trattiene meno acqua e se questo accade dopo sessioni dure in palestra, o in gara, ma anche dopo la lezione di spinning o aerobica o di acquagym si potrebbero verificare spiacevoli malesseri o i presupposti per malanni veri e propri.Ricordate: mal di testa, capogiri, sbalzi pressori, mal di schiena, spesso non si mettono in relazione con l’idratazione, l’attività fisica e la temperatura, quindi la prima cosa da fare è bere.
Idratato e felice.
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