giovedì 4 agosto 2011

Respirazione Tripartita

 guardati-dentro

Questa tecnica di respirazione tripartita, serve a rendere elastico  l’intero sistema respiratorio e a massimizzare la portata respiratoria. Il termine tripartito non deve fare pensare a suddivisioni dell’atto respiratorio, ma è un mezzo per insegnare la sequenza di coinvolgimento delle varie aree interessate, e successivamente dell’intero corpo, sia dal punto di vista fisico che energetico, se mai fossero intese da qualcuno come strutture separate.

Per utilizzarla bisogna essere in buona salute e non avere disturbi polmonari.

Le tecniche di respirazione fanno sempre più parte del mio lavoro, scelgo la tecnica adatta a secondo degli obiettivi che voglio raggiungere nei miei programmi di stretching  posturale energetico.
Uso la respirazione anche per preparare alla meditazione ed alla visualizzazione i miei clienti. E’ un passaggio fondamentale per eliminare i pensieri e le convinzioni limitanti. Si presta ottimamente sia agli sportivi che ad altri soggetti con obiettivi ben diversi da quelli prettamente fisici.

Inizierò utilizzando una tecnica Pranayama, la respirazione Ujjay, molto semplificata per essere immediatamente accessibile.

Cerca una posizione comoda, da seduto/a ricordati di inclinare il bacino in avanti, se, invece, decidi di sdraiarti, metti un piccolo asciugamano arrotolato sotto la zona lombare.

Immagina che la tua gola si restringa, come se diventasse un tubicino. VISUALIZZALO!!
Espira lentamente emettendo un suono simile ad una AA per tutta la durata dell’espirazione.
L’aria passando per la gola ristretta produrrà un suono caratteristico.
Inspira, sempre attraverso il tubo virtuale della tua gola, cercando di rimanere sintonizzato/a sul suono della AA , compi diversi cicli seguendo mentalmente il percorso dell’aria.

Ora appoggia le mani sul ventre e nota che durante la respirazione si dilata come un palloncino, poi quando espiri si sgonfia e si ritrae all’interno, segui il tutto mentalmente per diversi cicli.

Sposta una mano sulle coste, e percepisci che l’aria quando inspiri dilata e fa salire la pancia e apre le costole, poi quando espiri le coste si ritraggono e lo stomaco scende, segui il movimento per alcuni cicli.
Porta una mano sul petto e lasciane una sulle costole, inspira e senti lo stomaco che si gonfia e sale, le costole che si allargano e il petto si solleva, quando espiri il petto si abbassa le costole si ritraggono e lo stomaco scende, segui la respirazione per molti cicli.

Quando avrai preso confidenza, poni una mano sul plesso solare così da controllare pancia e costole con una sola mano ed posiziona l’altra sotto le clavicole.
Poi togli le mani e visualizza la sequenza

Oltre al naturale giovamento sulle proprietà meccaniche del torace con questa respirazione si ottengono risultati eccellenti.
Chi di noi respira in modo efficace quando serve? Quando si appresta a fare un qualcosa che richiede concentrazione, quando è agitato, ecc.

Questa respirazione  è da utilizzare durante lo stretching, perché ti porta a fonderti con l’esercizio. Ma anche come esercizio meditativo vero e proprio, dato che per seguire il respiro devi liberare la mente dal vortice di pensieri, e ad aumentare la consapevolezza del corpo.

Questa respirazione agisce sul II° e III° Chakra (Swadhisthana e Manipura)

Pensa la tua Aria. Goditi la tua aria.




Foto di Gaetano Rosace

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